Martinica: Fort de France a caccia di Street Art

Siamo a Fort de France, capoluogo del dipartimento d'oltremare francese della Martinica. Lasciamo Dumas ancorata nella baia des flamands e sbarchiamo sul bel molo di legno dove è possibile lasciare il dinghy in sicurezza. Proprio davanti troviamo un parco giochi di legno:4 altalene per grandi, 2 per piccoli e una giostra di corda. Reva è al settimo cielo, non vedeva un parco da mesi! Appena possibile quindi la portiamo sulla sua adorata altalena dove è capace di passare ore ed ore a cantare canzoni al vento...fortunatamente ci sono tutte intorno comode panche all’ombra di numerose piante.
A pochi passi si trova la piccola spiaggia la Françoise dove persone fanno il bagno o prendono il sole. Alle loro spalle si erge il Fort Saint-Louis, un forte militare base navale della Marina nazionale alle Antille. Mentre leggiamo la sua storia ci fa sorridere il fatto che abbia cambiato il suo nome ben 9 volte a seconda dei paesi che la occupavano in quel momento. Prima Fort-Royal de la Martinique, poi Fort Louis, Fort Edward (durante l’occupazione inglese), ancora Fort Louis, Fort de la République, Fort Edward (seconda occupazione inglese), Fort Louis, Fort Edward (terza occupazione inglese) ed infine Fort Saint-Louis dal 1814!
Quando riusciamo a strappare Reva dalla sua altalena ci mettiamo ad esplorare la città. Per prima cosa attraversiamo la Savane, un'enorme piazza-giardino con piante iguane e numerosi uccelli. Raggiungiamo la bellissima biblioteca pubblica  Schoelcher del 1887(opera dell'architetto francese Henri Picq). L’esterno dell’edificio è stupendo e all’interno i libri sono disposti su scaffali di legno alti fino al soffitto muniti di un balconcino per raggiungere i piani più alti. Sembra di aver fatto un salto nel passato e per chi ama i libri e le biblioteche come noi è un vero paradiso.
Proseguiamo il nostro giro per le vie della città fino a raggiungere la cattedrale di Saint-Louis (1895) e poi il vecchio municipio che oggi è diventato il teatro Aimé Césaire, dove si può assistere a spettacoli di danza, musica classica e locale oltre a rappresentazioni teatrali. Per concludere non possiamo non andare a vedere il colorato e profumato mercato coperto. La città però non è particolarmente ben tenuta, in mezzo a tanti edifici scrostati o in rovina troviamo qualche casa in stile creolo o coloniale ma il resto è poco interessante. Facciamo attenzione a non andare in posti affollati ma notiamo piacevolmente che tutti si muovono con la mascherina anche in strada e non solo nei negozi e locali pubblici dove è obbligatoria.

Passeggiando senza meta per la città ci imbattiamo in diversi murales molto interessanti. Dopo una ricerca scopriamo che sono stati fatti un paio di Street Art Festival qui a Fort de France con la partecipazione di artisti locali e altri provenienti da diverse parti del mondo (nel 2019 e 2020). Decidiamo allora di cominciare una caccia ai murales sparpagliati in diversi punti della città. Alcuni li troviamo per caso camminando nelle vie con il naso all’insù mentre i più famosi sono segnalati nei giornali turistici della città. Armati di carta, macchina fotografica, google map e tanta pazienza partiamo alla loro ricerca. Anche se in più giorni, riusciamo finalmente a reperire tutti i 18 murales degli Street Art Festival più altri fatti da noti artisti locali.Qui potrete vedere i frutti del nostro lavoro in una comoda mappa della città con i punti esatti in cui è possibile ammirare queste belle opere di Street Art.
https://www.google.com/maps/d/edit?mid=1CFXl8vA29lHr0Rwbh4HlPxXJwM2CeKTy&usp=sharing
Reva si diverte tantissimo a percorrere in lungo e in largo le vie della città a caccia di murales che nella maggior parte dei casi è proprio lei ad individuare per prima. Una volta trovati li fotografiamo, annotiamo nome e provenienza dell’artista, prendiamo il punto gps e quando è possibile cerchiamo di capire il loro messaggio. Sono enormi, colorati, ben fatti e valorizzano la città anche in punti particolarmente degradati. Siamo contenti di aver portato a termine la nostra missione che ci ha permesso di esplorare la città con più attenzione ed interesse. Trovate informazioni sui due Street Art Festival di Fort de France qui https://www.ipaffestival.com/ (2019) e https://milmurs.com/ (2020).

Dopo tanto lavoro di ricerca sulla Street Art della città non potevamo però andarcene senza prima aver trovato il famoso “Spike Lee” di Xän un artista locale. Non esistono indicazioni precise per raggiungerlo, solo un vago riferimento alla zona del porto quindi con tanta speranza e pazienza ci rimettiamo a caccia. Mentre camminavamo per le vie deserte e desolate della zona portuale Reva inizia a correre avanti tutta contenta gridando “Eccolo, Eccolo!”. Davanti a noi infatti si presenta questa bella e fantasiosa opera dove l’artista con ingegno ed ironia ha saputo integrare nell’opera l’ambiente circostante. Un albero posto dietro il muro è infatti la folta capigliatura del regista. Siamo davvero felicissimi di averla trovata e non riusciamo a ripartire senza prima aver fatto un bel selfie con Spike Lee. Nei giorni seguenti riusciremo anche a trovare, in diverse parti della città, altre opere di Xän che sono proprio bellissime. Spesso sono ritratti con capigliature coloratissime, fatte di vegetazione reale o disegnata ma non solo. Sul suo sito scopriamo che in tutta la Martinica si possono trovare suoi lavori su commissione o per puro piacere. Non mancheremo in un prossimo passaggio sull’isola di cercare altre sue opere. Siamo davvero contenti di questo tempo passato alla scoperta delle Street Art della città. Reva inoltre si è dimostrata molto sensibile e vicina a questa forma di arte...forse perché, con i suoi gessetti colorati, anche lei infondo fa Street Art!

www.vagabondsail.com