Domenica 21/03/2010
Alle 5:30 partiamo per Ilha Grande lasciando alle spalle il faro di Santa Barbara e la barca di Ghego.
Un N/W di 15 nodi ci permette di viaggiare velocemente.
È una bella giornata di sole e peschiamo subito un pesce.
Nel pomeriggio il vento aumenta e si stabilizza da Nord sui 20/25 nodi. Le onde si ingrossano ma sono in poppa e ci spingono a destinazione.
Lunedì 22/03/2010
Nottataccia passata a schivare navi, reti, piattaforme petrolifere e pescherecci. In questo tratto della costa è necessario fare molta attenzione.
Il mare è formato e grazie ad un vento N/E di 25 nodi veleggiamo a 7 nodi di velocità.
160 miglia percorse in 24 ore.
Martedì 23/03/2010
Giornata di sole e vento.
Record assoluto di Coelacanthe: 162 miglia in 24 ore.
Per radio parliamo quotidianamente con gli italiani e Bruno ci racconta che ieri notte è stato sorpreso in Uruguay dal Pampero sui 50/60 nodi. Ha rotto randa e genova, il motore non funziona e ora viaggia con velatura di fortuna per raggiungere il primo porto a 40 miglia di distanza. Lo sentiamo tranquillo e ci auguriamo che tutto si risolva per il meglio.
A 10 miglia da Cabo Frio il vento ci abbandona completamente. Mancano 133 miglia all`arrivo. Procediamo a motore per tutta la notte.
Mercoledì 24/03/2010
Un N/E di 10 nodi ci fa procedere a 3/4 nodi di velocità. Alterniamo motore, vela e vela più motore.Una navigazione lenta e "trascinata" che facciamo fatica a sopportare dopo la velocità toccata nei giorni precedenti.
A mezzogiorno passiamo davanti a Rio de Janeiro. Ci fermeremo a visitarla al ritorno.
Ancoriamo ad Ilha Grande alle 5:30 e andiamo a goderci un meritato riposo.
Giovedì 25/03/2010
Siamo ad Ilha Grande nella insenatura das Palmas.
L`isola è ricca di vegetazione che arriva a sfiorare il mare. Sulla spiaggia si vedono poche costruzioni. L`acqua è pulita ma verde. Non resistiamo ad un lungo bagno.
Vengono a darci il benvenuto Carlo e Gabriella due brasiliani che vivono da 4 anni su San Marino una barca a motore di 65 piedi.
Parlano italiano e presto ci troviamo a cena con loro. Ci raccontano la loro storia:Carlo è di San Paulo (mamma di San Marino e papà brasiliano) lavorava nel campo della musica e da 4 anni vive sulla barca che sta preparando per un viaggio verso Nord; Gabriella anche lei di San Paulo lavorava nella progettazione di calzature e da un anno vive in barca con lui. Lavorano come charter.
Ci troviamo molto bene con loro e passiamo una piacevole serata.
Dopo tanto parlare arriviamo alla conclusione che il primo problema di che vive in barca è come fare per poter continuare a vivere in barca!!
Sabato 27/03/2010
Seguendo le indicazioni di Carlo e Gabriella scendiamo e terra e prendiamo un sentiero nella foresta che conduce alla spiaggia di Lopez Mendez.
Lungo il sentiero incontriamo uno scoiattolo, uccelli colorati e i Macacos ovvero delle piccole scimmiette.
La foresta è verdissima e fitta.
Dopo 20 minuti di cammino arriviamo alla più bella spiaggia di Ilha Grande: Lopez Mendez
Restiamo senza parole!
Siamo praticamente soli ad eccezione di qualche ragazzo che fa surf.
La spiaggia è una kilometrica distesa di sabbia bianca, soffice e fine come borotalco, bagnata da acqua azzurra e trasparente.
Le onde sono alte e si infrangono riempendo l`aria di impercettibili gocce di mare.
La percorriamo tutta a piedi. È sempre un grande piacere camminare sulla spiaggia dopo giorni passati in mare.
Sul nostro cammino troviamo questa gigantesca boa che qualcuno si è preso la briga di decorare. Artistica!
Nel pomeriggio arrivano altre persone, venditori di bibite e noleggiatori di tavole da surf.
Facciamo un lungo bagno in quest'acqua trasparente.
Ci spostiamo nella vicina spiaggia di Sant Antonio che raggiungiamo seguendo uno stretto e tortuoso sentiero nella foresta.
Nel pomeriggio ritorniamo su Coelacanthe per una sostanziosa merenda. Tutto questo movimento ci ha messo un sano appetito!
Aperitivo a base di Caipirinha con Carlo e Gabri mentre la luna piena si riflette sull`acqua ferma della baia illuminando tutto. Davvero Suggestivo!
Lunedì 29/03/2010
Ci spostiamo a Saco do Ceu un fiordo ben ridossato ma con acqua molto stagnante. Le montagne ricoperte di vegetazione sono alte e ci ricordano le sponde del Lago di Como.
Davanti al ristorante una boa bianca è provvista di una canna per fare acqua (piovana non di fonte).
Facciamo un giro con il tender, nuotiamo nell'unico punto con il fondale di sabbia e ci laviamo in un ruscello di acqua dolce.
A ilha Grande ci sono solo un paio di strade interne e lunghi sentieri da percorrere a piedi perciò tutto viene fatto via mare, dai collegamenti, rifornimenti alla raccolta della spazzatura (vedi sopra).
Durante la notte un vento forte e un temporale ci fanno compagnia ma dormiamo tranquilli in questo ancoraggio ben protetto su ogni lato.
Martedì 30/03/2010
Andiamo alla ricerca di acqua azzurra e ancoriamo a Freguesia de Santana Leste vicino all'isola dos Macacos.
Questo ancoraggio ci permette di visitare la spiaggia di Fregusia de Santana una spiaggia orlata da cocchi dove si trova una chiesa del 1802, unico monumento storico dell'isola.
La chiesa è bianca con le finestre e la porta verdi, al suo ingresso due millenari cocchi si alzano al cielo come colonne.
Con il tender attraversando uno stretto passaggio visitiamo Lagoa Azul un insenatura con acqua trasparente dove è possibile fare snorkeling in mezzo a coloratissimi pesci e tartarughe.
È meraviglioso qui ma domani ci dobbiamo spostare ad Angra dos Reis per le formalità di ingresso nello Stato di Rio de Janeiro.
In Brasile è infatti necessario fare ingresso e uscita presso la polizia federale e la capitaneria quando ci si sposta da uno Stato all'altro.
www.vagabondsail.com
Alle 5:30 partiamo per Ilha Grande lasciando alle spalle il faro di Santa Barbara e la barca di Ghego.
Un N/W di 15 nodi ci permette di viaggiare velocemente.
È una bella giornata di sole e peschiamo subito un pesce.
Nel pomeriggio il vento aumenta e si stabilizza da Nord sui 20/25 nodi. Le onde si ingrossano ma sono in poppa e ci spingono a destinazione.
Lunedì 22/03/2010
Nottataccia passata a schivare navi, reti, piattaforme petrolifere e pescherecci. In questo tratto della costa è necessario fare molta attenzione.
Il mare è formato e grazie ad un vento N/E di 25 nodi veleggiamo a 7 nodi di velocità.
160 miglia percorse in 24 ore.
Martedì 23/03/2010
Giornata di sole e vento.
Record assoluto di Coelacanthe: 162 miglia in 24 ore.
Per radio parliamo quotidianamente con gli italiani e Bruno ci racconta che ieri notte è stato sorpreso in Uruguay dal Pampero sui 50/60 nodi. Ha rotto randa e genova, il motore non funziona e ora viaggia con velatura di fortuna per raggiungere il primo porto a 40 miglia di distanza. Lo sentiamo tranquillo e ci auguriamo che tutto si risolva per il meglio.
A 10 miglia da Cabo Frio il vento ci abbandona completamente. Mancano 133 miglia all`arrivo. Procediamo a motore per tutta la notte.
Mercoledì 24/03/2010
Un N/E di 10 nodi ci fa procedere a 3/4 nodi di velocità. Alterniamo motore, vela e vela più motore.Una navigazione lenta e "trascinata" che facciamo fatica a sopportare dopo la velocità toccata nei giorni precedenti.
A mezzogiorno passiamo davanti a Rio de Janeiro. Ci fermeremo a visitarla al ritorno.
Ancoriamo ad Ilha Grande alle 5:30 e andiamo a goderci un meritato riposo.
Giovedì 25/03/2010
Siamo ad Ilha Grande nella insenatura das Palmas.
L`isola è ricca di vegetazione che arriva a sfiorare il mare. Sulla spiaggia si vedono poche costruzioni. L`acqua è pulita ma verde. Non resistiamo ad un lungo bagno.
Vengono a darci il benvenuto Carlo e Gabriella due brasiliani che vivono da 4 anni su San Marino una barca a motore di 65 piedi.
Parlano italiano e presto ci troviamo a cena con loro. Ci raccontano la loro storia:Carlo è di San Paulo (mamma di San Marino e papà brasiliano) lavorava nel campo della musica e da 4 anni vive sulla barca che sta preparando per un viaggio verso Nord; Gabriella anche lei di San Paulo lavorava nella progettazione di calzature e da un anno vive in barca con lui. Lavorano come charter.
Ci troviamo molto bene con loro e passiamo una piacevole serata.
Dopo tanto parlare arriviamo alla conclusione che il primo problema di che vive in barca è come fare per poter continuare a vivere in barca!!
Sabato 27/03/2010
Seguendo le indicazioni di Carlo e Gabriella scendiamo e terra e prendiamo un sentiero nella foresta che conduce alla spiaggia di Lopez Mendez.
Lungo il sentiero incontriamo uno scoiattolo, uccelli colorati e i Macacos ovvero delle piccole scimmiette.
La foresta è verdissima e fitta.
Dopo 20 minuti di cammino arriviamo alla più bella spiaggia di Ilha Grande: Lopez Mendez
Restiamo senza parole!
Siamo praticamente soli ad eccezione di qualche ragazzo che fa surf.
La spiaggia è una kilometrica distesa di sabbia bianca, soffice e fine come borotalco, bagnata da acqua azzurra e trasparente.
Le onde sono alte e si infrangono riempendo l`aria di impercettibili gocce di mare.
La percorriamo tutta a piedi. È sempre un grande piacere camminare sulla spiaggia dopo giorni passati in mare.
Sul nostro cammino troviamo questa gigantesca boa che qualcuno si è preso la briga di decorare. Artistica!
Nel pomeriggio arrivano altre persone, venditori di bibite e noleggiatori di tavole da surf.
Facciamo un lungo bagno in quest'acqua trasparente.
Ci spostiamo nella vicina spiaggia di Sant Antonio che raggiungiamo seguendo uno stretto e tortuoso sentiero nella foresta.
Nel pomeriggio ritorniamo su Coelacanthe per una sostanziosa merenda. Tutto questo movimento ci ha messo un sano appetito!
Aperitivo a base di Caipirinha con Carlo e Gabri mentre la luna piena si riflette sull`acqua ferma della baia illuminando tutto. Davvero Suggestivo!
Lunedì 29/03/2010
Ci spostiamo a Saco do Ceu un fiordo ben ridossato ma con acqua molto stagnante. Le montagne ricoperte di vegetazione sono alte e ci ricordano le sponde del Lago di Como.
Davanti al ristorante una boa bianca è provvista di una canna per fare acqua (piovana non di fonte).
Facciamo un giro con il tender, nuotiamo nell'unico punto con il fondale di sabbia e ci laviamo in un ruscello di acqua dolce.
A ilha Grande ci sono solo un paio di strade interne e lunghi sentieri da percorrere a piedi perciò tutto viene fatto via mare, dai collegamenti, rifornimenti alla raccolta della spazzatura (vedi sopra).
Durante la notte un vento forte e un temporale ci fanno compagnia ma dormiamo tranquilli in questo ancoraggio ben protetto su ogni lato.
Martedì 30/03/2010
Andiamo alla ricerca di acqua azzurra e ancoriamo a Freguesia de Santana Leste vicino all'isola dos Macacos.
Questo ancoraggio ci permette di visitare la spiaggia di Fregusia de Santana una spiaggia orlata da cocchi dove si trova una chiesa del 1802, unico monumento storico dell'isola.
La chiesa è bianca con le finestre e la porta verdi, al suo ingresso due millenari cocchi si alzano al cielo come colonne.
Con il tender attraversando uno stretto passaggio visitiamo Lagoa Azul un insenatura con acqua trasparente dove è possibile fare snorkeling in mezzo a coloratissimi pesci e tartarughe.
È meraviglioso qui ma domani ci dobbiamo spostare ad Angra dos Reis per le formalità di ingresso nello Stato di Rio de Janeiro.
In Brasile è infatti necessario fare ingresso e uscita presso la polizia federale e la capitaneria quando ci si sposta da uno Stato all'altro.
www.vagabondsail.com