Sabato 17/07/2010
Il motore non parte e non riusciamo a comunicare con il marina tramite il VHF perciò decidiamo di entrare nel canale a vela.
Dobbiamo tenere conto del vento, dell'onda e soprattutto della marea (che può raggiungere i 3/4 nodi).
Alle 16:15 il momento è favorevole e partiamo. Navighiamo bene e riusciamo a stare nel canale senza problemi.
Alle 18 siamo al marina di Degrade des Cannes dove troviamo Richard con il tender per aiutarci nella manovra di ancoraggio (che rifaremo x 3 volte).
La corrente è molto forte e il fondale è ricoperto di fango, diamo 60 metri di catena.
Finalmente possiamo riabbracciare i nostri amici di Baloo: Richard, Cynthia e Demian.
Conosciamo anche Camille e Matilde le figlie di Richard in vacanza in Guyana.
Ci invitano a cena e Richard ci prepara la famosa MAIONESE alla BALOO.
È bello rivederli e ci sentiamo subito a casa!
Il marina di Degrade des Cannes è un posto fuori dal comune. Oltre ai numerosi pescatori brasiliani, la maggior parte degli equipaggi (francesi e svizzeri) sono fermi qui per lavorare. Uno, due, tre anni per fare la cassa di bordo in un paese francese d`oltre mare che è alla perenne ricerca di lavoratori specializzati, prima di riprendere il viaggio. Troviamo ad accoglierci una simpatica comunità di navigatori molto solidale.
Nessuno gestisce e cura il marina che permette uno stazionamente a basso costo (anche perché non offre molto). Acqua, corrente e un conteiner con i bagni. Non esiste altro. Vicino c`è solo il porto commerciale e qualche officina e negozio di nautica.
Nessun collegamento con Cayenne, non esistono bus, non trovi taxi, puoi noleggiare una macchina in città, fare autostop o camminare!
Richard e Cynthia hanno trovato entrambi lavoro, lui come maestro di vela in un club nautico e lei come impiegata. Demian va all'asilo. Pensano di fermarsi a lavorare per un paio di anni. Ci invitano a restare perché sembra sia facile trovare un buon lavoro. Siamo perplessi. Fermarsi potrebbe essere una buona occasione per fare cassa di bordo, imparare bene la lingua e poter condividere con degli amici un esperienza di suo piuttosto complicata. Siamo partiti solo da una anno, il nostro programma è diverso e abbiamo la possibilità di viaggiare ancora qualche anno.
Le idee sono confuse, ci prendiamo tempo x riflettere.
La Guyana francese importa una grande quantità di prodotti dalla Francia.
Possiamo quindi ritrovare sapori dimenticati come quello di una baguette, di formaggi francesi, vino e salumi (anche se a costi leggermente maggiorati).
Assaggiamo anche dei frutti locali davvero insoliti.
Il Pittaja dalla buccia fucsia e la polpa bianca piena di piccoli semi neri; il Chadeck un pompelmone gigante dolce e ricco di succo.
Venerdì 23/07/2010
Con la macchina di Richard e Cynyhia raggiungiamo François a Korou.
Pranziamo e brindiamo alla bella navigazione condivisa.Grande festa!
Passiamo insieme tutta la giornata ed è bello poterlo salutare prima della sua partenza per Tobago.
Qualche barca di passaggio arriva al marina, fa una sosta e rifornimenti prima di riprendere la strada verso nord.
Arrivano anche Thais e Loic una coppia di francesi conosciuti a Las Palmas a casa di Martha dei Corrieri del mare. Sono sempre incredibili le coincidenze e gli incontri che si possono fare in mare.
Passiamo una serata insieme dove ci raccontano la loro storia.
Nel marina si fanno incontri davvero unici. Conosciamo Ciaccio un cileno simpaticissimo proprietario di Caminito.
Caminito era una scialuppa di salvataggio di una nave transoceanica di inizio secolo, trasformata in barca a vela in Italia. La ruggine la sta divorando ma con il suo sorriso e imperturbabile ottimismo Ciaccio conferma a tutti la sua imminente partenza x i Caraibi.
In Guyana fa un caldo pazzesco! Il sole picchia con violenza e nelle ore più calde è impossibile stare al sole senza prendere un colpo di caldo o mal di testa. Beviamo continuamente e facciamo docce sul pontone (impossibile fare bagni in questa acqua marrone).
Siamo all'inizio della stagione secca ma piove almeno due volte al giorno, l`umidità è tanta e questo non è bene per la pittura che deve seccare e per la biancheria che deve asciugare.
Tutte le sere verso le 19 subiamo l`attacco di zanzare arrabbiatissime (portatrici di malaria, dengue e febbre gialla) che cerchiamo di combattere con zanzariere, spray, zampironi, citronella e autan...diventeremo presto blu come i Puffi!
Nonostante tutto questo noi stiamo bene, all`ancoraggio si dorme bene e grazie alla generosità di Baloo abbiamo a disposizione, acqua e corrente sul pontone, la lavatrice (che macchina meravigliosa!), bagni,internet e la macchina per andare in città. Servizio completo!
Richard ripara con Michele il motore, per fortuna tutto si risolve senza sostituzioni di pezzi.
Il motore non parte e non riusciamo a comunicare con il marina tramite il VHF perciò decidiamo di entrare nel canale a vela.
Dobbiamo tenere conto del vento, dell'onda e soprattutto della marea (che può raggiungere i 3/4 nodi).
Alle 16:15 il momento è favorevole e partiamo. Navighiamo bene e riusciamo a stare nel canale senza problemi.
Alle 18 siamo al marina di Degrade des Cannes dove troviamo Richard con il tender per aiutarci nella manovra di ancoraggio (che rifaremo x 3 volte).
La corrente è molto forte e il fondale è ricoperto di fango, diamo 60 metri di catena.
Finalmente possiamo riabbracciare i nostri amici di Baloo: Richard, Cynthia e Demian.
Conosciamo anche Camille e Matilde le figlie di Richard in vacanza in Guyana.
Ci invitano a cena e Richard ci prepara la famosa MAIONESE alla BALOO.
È bello rivederli e ci sentiamo subito a casa!
Il marina di Degrade des Cannes è un posto fuori dal comune. Oltre ai numerosi pescatori brasiliani, la maggior parte degli equipaggi (francesi e svizzeri) sono fermi qui per lavorare. Uno, due, tre anni per fare la cassa di bordo in un paese francese d`oltre mare che è alla perenne ricerca di lavoratori specializzati, prima di riprendere il viaggio. Troviamo ad accoglierci una simpatica comunità di navigatori molto solidale.
Nessuno gestisce e cura il marina che permette uno stazionamente a basso costo (anche perché non offre molto). Acqua, corrente e un conteiner con i bagni. Non esiste altro. Vicino c`è solo il porto commerciale e qualche officina e negozio di nautica.
Nessun collegamento con Cayenne, non esistono bus, non trovi taxi, puoi noleggiare una macchina in città, fare autostop o camminare!
Richard e Cynthia hanno trovato entrambi lavoro, lui come maestro di vela in un club nautico e lei come impiegata. Demian va all'asilo. Pensano di fermarsi a lavorare per un paio di anni. Ci invitano a restare perché sembra sia facile trovare un buon lavoro. Siamo perplessi. Fermarsi potrebbe essere una buona occasione per fare cassa di bordo, imparare bene la lingua e poter condividere con degli amici un esperienza di suo piuttosto complicata. Siamo partiti solo da una anno, il nostro programma è diverso e abbiamo la possibilità di viaggiare ancora qualche anno.
Le idee sono confuse, ci prendiamo tempo x riflettere.
La Guyana francese importa una grande quantità di prodotti dalla Francia.
Possiamo quindi ritrovare sapori dimenticati come quello di una baguette, di formaggi francesi, vino e salumi (anche se a costi leggermente maggiorati).
Assaggiamo anche dei frutti locali davvero insoliti.
Il Pittaja dalla buccia fucsia e la polpa bianca piena di piccoli semi neri; il Chadeck un pompelmone gigante dolce e ricco di succo.
Venerdì 23/07/2010
Con la macchina di Richard e Cynyhia raggiungiamo François a Korou.
Pranziamo e brindiamo alla bella navigazione condivisa.Grande festa!
Passiamo insieme tutta la giornata ed è bello poterlo salutare prima della sua partenza per Tobago.
Qualche barca di passaggio arriva al marina, fa una sosta e rifornimenti prima di riprendere la strada verso nord.
Arrivano anche Thais e Loic una coppia di francesi conosciuti a Las Palmas a casa di Martha dei Corrieri del mare. Sono sempre incredibili le coincidenze e gli incontri che si possono fare in mare.
Passiamo una serata insieme dove ci raccontano la loro storia.
Nel marina si fanno incontri davvero unici. Conosciamo Ciaccio un cileno simpaticissimo proprietario di Caminito.
Caminito era una scialuppa di salvataggio di una nave transoceanica di inizio secolo, trasformata in barca a vela in Italia. La ruggine la sta divorando ma con il suo sorriso e imperturbabile ottimismo Ciaccio conferma a tutti la sua imminente partenza x i Caraibi.
In Guyana fa un caldo pazzesco! Il sole picchia con violenza e nelle ore più calde è impossibile stare al sole senza prendere un colpo di caldo o mal di testa. Beviamo continuamente e facciamo docce sul pontone (impossibile fare bagni in questa acqua marrone).
Siamo all'inizio della stagione secca ma piove almeno due volte al giorno, l`umidità è tanta e questo non è bene per la pittura che deve seccare e per la biancheria che deve asciugare.
Tutte le sere verso le 19 subiamo l`attacco di zanzare arrabbiatissime (portatrici di malaria, dengue e febbre gialla) che cerchiamo di combattere con zanzariere, spray, zampironi, citronella e autan...diventeremo presto blu come i Puffi!
Nonostante tutto questo noi stiamo bene, all`ancoraggio si dorme bene e grazie alla generosità di Baloo abbiamo a disposizione, acqua e corrente sul pontone, la lavatrice (che macchina meravigliosa!), bagni,internet e la macchina per andare in città. Servizio completo!
Richard ripara con Michele il motore, per fortuna tutto si risolve senza sostituzioni di pezzi.
Dopo averne parlato e riparlato decidiamo di ripartire, per noi non è ancora tempo di fermarci a lavorare quindi verso la fine di agosto riprenderemo il nostro viaggio.
www.vagabondsail.com
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