VENEZUELA: Los Testigos e La Blanquilla

Sabato 23/10/2010
Ci aspettano 110 miglia di navigazione, facciamo rotta sulle stazioni petrolifere a 11° 07,9N 61° 40,1W.
Procediamo di bolina a 7 nodi con un N N-E di 15-20 nodi. Una fastidiosa onda ci fa saltare e spazza il ponte lavandolo completamente. Una secchiata entra nell'oblò della cucina e un altra lava noi completamente.
Quanto è bello riprendere il mare dopo una lunga sosta!
Raggiunte le piattaforme possiamo fare rotta sulle isole Los Testigos. Vento in poppa... che comodità.
Avevamo calcolato un atterraggio nelle prime ore del mattino ma Coelacanthe ha voglia di correre e ci porta velocemente a destinazione.
Ancoriamo alle 23 guidati dal faro e da una luminosa luna piena.
Domenica 24/10/2010
Siamo a Balandra bay uno degli ancoraggi più a Sud e più riparati di Testigo Grande.
Il fondo di sabbia garantisce un ancoraggio sicuro su 15 metri di acqua.
Le isole sono molto verdi e numerose fregate volano da una parte all'altra riempendo il cielo di macchie nere.
Proviamo a inviare mail con il pactor ma ogni tanto compare un interferenza di radio frequenza che blocca la comunicazione tra pc e modem. Grande Laguna, Andrea e Enzo ci daranno una mano per risolvere il problema.
Lunedì 25/10/2010
Alle 6 siamo in piedi e andiamo a vedere le dune di sabbia di playa Gozman.
Una grande distesa di sabbia bianca accumulatasi in questa zona ha dato origine a queste particolari dune.
Il paesaggio è surreale!
Siamo soli mentre i primi raggi di sole arrivano a scaldarci. Sulla spiaggia sono sparpagliati arbusti e tronchi portati dal mare mentre ovunque troviamo conchiglie dai riflessi madreperlacei.
Michele fa il bagno in questo mare azzurro agitato da onde spumeggianti.
Ci sediamo ad ammirare il paesaggio e una profonda sensazione di pace si diffonde in noi.
Partiamo in esplorazione del fondale di Isla Lagoleta.
Troviamo un bel fondale ricco di pesci colorati. È vietata la pesca con il fucile a la caccia alle aragoste (possibile da novembre ad aprile). Ci limitiamo a guardare.
Vediamo due grosse aragoste ben nascoste nella loro tana.
La notte la passiamo in compagnia di bei pescherecci dagli equipaggi allegri.
Alle prime ore del mattino partono per la pesca e noi ci ritroviamo padroni assoluti dell'ancoraggio.
Martedì 26/10/2010
Visitiamo il villaggio di pescatori a Playa Tamarindo.
Le case sono capanne di legno e lamiera nascoste tra i cocchi, mentre in acqua si fanno notare le loro barche dai colori vivaci e dalla punta pronunciata.
Le persone sono sorridenti ed ospitali.
Tutti sono impegnati nella preparazione delle Nasse e un pescatore ci spiega come si costruiscono e come funzionano.
Pellicani bruni volteggiano su di noi per poi atterrare sulle barche dei pescatori.
Ci chiediamo come deve essere vivere in un posto come questo.
Ancoriamo nella bellissima Playa Real dall'acqua trasparente e la spiaggia bianca. Una cartolina.
Restiamo a mollo in questa piscina naturale per ore.
Sulla piccola isola Testigo Pequeño collegata a Testigo Grande da una sottile lingua di sabbia abita Chon Chon con la sua ospitale famiglia di pescatori.
Passeggiamo sulla spiaggia, nuotiamo e soprattutto ci rilassiamo come non mai.
Ad aspettarci sulla prua di Coelacanthe una Sula, un abilissimo pescatore che sorvola il mare in ricognizione fino a quando con un tuffo rapido e preciso cattura la sua preda.
I suoi occhi di un azzurro incredibile sono praticamente incastonati nel becco.
Quando arriva il buio lasciamo queste isole veleggiando veloci con un N di 12 nodi in direzione di Blanquilla (92 nm).
Giovedì 28/10/2010
A mezzogiorno mentre passiamo gli isolotti Los Hermanos avvistiamo una balena accanto a noi. Il suo spruzzo d'acqua è ben visibile e inconfondibile.
Blanquilla è un isolotto basso e deserto. Ancoriamo a Playa Yaque davanti alle due palme come riportato dal portolano. Il fondale presenta qualche corallo ma l'acqua trasparente permette facilmente di trovare la sabbia.
Subito ci buttiamo in acqua!
Venerdì 29/10/2010
Ci alziamo presto e dopo aver nuotato fino a riva percorriamo la lunga spiaggia a piedi.
Una barca di pescatori ci da 4 tonnetti in cambio di 2 pile stilo. Prepariamo i filetti e proponiamo diverse idee su come cucinarli.
Tender in acqua andiamo a fare snorkeling a Americano bay. Restiamo per ore a nuotare in mezzo a branchi di tonnetti e pesci colorati.
Mentre rientriamo passa bassissimo sulle nostre teste un elicottero che farfuglia qualcosa di incomprensibile.
bz bz bz Margarita...!?!
Tornati all'ancoraggio gli equipaggi dei catamarani ci spiegano che l'elicottero e il guardia costa hanno avvisato dell'imminente passaggio di una Tempesta Tropicale. Bisogna lasciare l'isola e dirigersi su Margarita (proprio l'unica mattina che non siamo riusciti a scaricare le carte meteo).
Blanquilla non ha ancoraggi protetti e sono previsti per sabato sera onde di 3 metri e più di 30 nodi di vento.
Non abbiamo molta scelta, prepariamo la barca e partiamo con i 4 catamarani verso Juangriego a Margarita. Il tonno quindi ce lo gustiamo in navigazione.
57 miglia di bolina che percorriamo ad una media di 5 nodi in costante contatto radio con gli altri equipaggi.
Siamo molto dispiaciuti di essere costretti a lasciare questa meravigliosa isola soprattutto per fare rotta su Margarita che avevamo accuratamente evitato.
Sabato 30/10/2010
Apriamo gli occhi su Margarita la "perla" del Venezuela.
L'isola è verde e montuosa, la città è piccola e la baia è piena di pellicani bruni e fregate.
La Tempesta Tropicale che si è trasformata nel ciclone Tomas ora è vicino a Tobago.
Domenica 31/10/2010
Il rinforzo di vento previsto per la notte non si fa vedere in compenso una fastidiosa onda lunga da N-E entra nella baia e ci fa ballare. Tomas si trova ora a Nord di Bonaire.
Non sbarchiamo neppure alle 2:00 di questa notte le carte meteo segnalano delle condizioni favorevoli e sicure per partire.
Rotta sulle isole Los Roques (185 nm).


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