ECUADOR: BAHIA DE CARAQUEZ

Primi di marzo 2011
Bahia de Caraquez è una piccola cittadina a 36 miglia a Sud dell'equatore situata sull'estuario del rio Chone.
All'inizio del fiume si trova il Puerto Amistad accessibile solo con la marea alta, per raggiungerlo è necessario chiamare con il VHF69 il porto perché mandi il suo pilota, il simpaticissimo Ariosto, per guidare la barca nel complicato percorso fino all'ancoraggio (costo dell'operazione: 30$).
Il posto è veramente tranquillo e molte sono le barche lasciate all'ancora o alla boa mentre gli equipaggi viaggiano per tutto il continente sudamericano.
Lasciare il dinghy costa 6$ al giorno con utilizzo delle docce, acqua e wifi (quando non sei in barca 1$ al giorno) e la boa costa circa 300$ al mese. A terra si possono trovare diversi servizi come internet point, lavanderia, ricarica gas, gasolio e acqua potabile.
Puerto Amistad è anche un ottimo ristorante spesso impegnato in ricevimenti e matrimoni e il suo personale è sempre disponibile.
I proprietari sono un americano e la moglie colombiana che dopo aver viaggiato diversi anni con la loro barca a vela Walkabout si sono stabiliti qui per aprire questo "porto dell'amicizia".
Le formalità di ingresso si devono fare con un Agente (Puerto Amistad chiede 100$ per fare entrata e uscita). L'operazione si dimostra piuttosto cara, 20$ per l'Immigrazione, 40$ la Capitaneria e 5$ la Sanità (da ripetersi per l'uscita). L' ufficiale della Sanità fa un ispezione in barca e per noi è la prima volta.
Ci vengono dati 90 giorni di permesso di soggiorno turistico rinnovabili con una richiesta a Quito.
Bahia de Caraquez è una località turistica per gli ecuadoriani, in particolare per gli abitanti di Quito che hanno qui la casa di villeggiatura.
Facciamo un giro per il paese che è tranquillo e sicuro. Un grande supermercato, tre panettieri, diverse banche, numerosi negozi bar e ristoranti si affacciano sulle due vie principali.
A mezzogiorno le taverne servono l' Almuerzo un ricco pasto a menù fisso con bevanda a soli 2$. Il pranzo ha inizio con l'immancabile zuppa di gamberi, mais o verdure seguita da un piatto di riso e banane fritte accompagnato a scelta con carne o pesce. Una volta trovata la taverna giusta il pranzo diventa una vera festa.
Tutte le mattine si anima di persone il grande mercato all'aperto con la sua meravigliosa frutta, verdura e il pesce freschissimo. I prezzi sono ottimi e i prodotti di alta qualità perciò facciamo una scorpacciata di fragole, more, angurie, meloni, maracuja, ananas e verdura di ogni tipo.
Il banco del pesce è sempre rifornito di tonni, grosse dorade, corvine e gamberetti ma il giovedì compaiono gli enormi gamberoni che l'Ecuador esporta in tutto il mondo.
Le giornate cominciano con un salto dal panettiere di fronte al porto che vende un pane "salato", che riesce comunque ad essere dolce,ottimo per la colazione.
Le vetrine dei pasticceri hanno sempre in bella mostra le loro torte incredibilmente pannose, altamente scenografiche e dai mille colori.
Un giro al mercato nelle prime ore del mattino per fare il pieno di frutta e verdura (con le more e le fragole preparo delle marmellate da stivare per il pacifico).
Internet a terra per gli aggiornamenti, contatti con casa e ricerche sui nuovi paesi da toccare. Nella veranda sotto un tetto di paglia dove si trova l'internet point è facile fare amicizia con gli equipaggi delle poche barche presenti (la maggioranza sono chiuse).
Nel pomeriggio qualche lavoro sulla barca e per Michele il rinforzo del timone a vento mustafà.
La vita procede tranquilla nell'attesa di poter raggiungere Quito e conoscere le persone del Mato Grosso con le quali realizzeremo la quinta missione del Progetto Amici di Coelacanthe.


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