Siamo ancora a San Lorenzo ospiti della Missione O.M.G. che ci permette di utilizzare attrezzi e spazi della falegnameria per costruire la nostra nuova Ferrari.
Corrado, con infinita pazienza, ci accompagna a Manta per recuperare il materiale necessario. Fortunatamente lui conosce bene Manta e i suoi negozi, così in una sola giornata abbiamo tutto quello che ci serve per dare inizio ai lavori.
Sul sito bateauenbois scarichiamo il progetto Perroquet 270 messo a disposizione dall'architetto navale Jean- Claude Michaud. Apportiamo a questo piano tutte le modifiche necessarie per poterlo stivare sul ponte di Coelacanthe.
La prima operazione è quella di riportare le forme sui 6 pannelli di compensato marino da 5,6 mm. Con il seghetto alternativo tagliamo le parti disegnate.
Contemporaneamente da 2 pannelli di compensato più spesso (12mm) tagliamo ed assembliamo la culla che ci servirà per dare la forma allo scafo.
Componiamo lo scafo che si rivela un operazione piuttosto difficoltosa soprattutto nel realizzare la curva della ruota di prua. Non ci diamo per vinti e dopo diversi tentativi andati in fumo scopriamo che bagnando con poca acqua le due parti è possibbile raggiungere l'obiettivo.
Con le fascette di plastica "cuciamo" immediatamente tra loro i pannelli.
Le giornate sono interamente dedicate alla costruzione del dinghy, cominciamo la mattina presto con l'apertura della falegnameria, pausa pranzo a mezzogiorno, poi di nuovo al lavoro fino a sera. Vorremmo finire in 10 giorni visto che siamo in due a tempo pieno.
Con un impasto di resina e segatura incolliamo gli spigoli.
Terminata la scocca ci dedichiamo all'allestimento delle sedute. Decidiamo da fare un pozzetto più largo per avere a disposizione più spazio.
Dobbiamo rendere i piani verticali delle due sedute simmetrici all'asse centrale perchè su di esse applicheremo le scasse delle derive. Grazie ad un intuizione di Corrado costruiamo delle piccole dime che ci faciliteranno l'operazione.
Prepariamo a parte le due derive, il timone e un rinforzo per lo specchio di poppa. Il tutto viene poi resinato e verniciato.
Con la smerigliatrice rifiniamo gli interni e prepariamo la superficie per l'applicazione di uno strato di tessuto e resina.
Questo lavoro è il meno piacevole perchè dobbiamo metterci delle tute da lavoro e guanti di plastica che ci fanno morire dal caldo. Il tessuto di vetro va da tutte le parti, la resina ha un odore fastidioso e abbiamo poco tempo per applicarla dopo aver messo il catalizzatore.
Chiudiamo le casse stagne, prepariamo i supporti per l'albero e decidiamo di costruire due scasse per le derive in modo da limitare il pescaggio e permettere la navigazione sui bassi fondali degli atolli.
Italo il fabbro della falegnameria intanto piega e salda gli scalmi e la ferramenta del timone.
Realizziamo un piccolo gavone interno per stivare l'ancora, la sassola, cime e tutto il necessario.
Con l'aiuto di tutti i ragazzi della falegnameria giriamo il dinghy e dopo averlo levigato iniziamo a resinare. Sullo spigolo di fondo mettiamo più strati in modo da rinforzarlo visto che sarà sottoposto a maggiori sollecitazioni durante gli sbarchi.
Preparato, carteggiato e pulito il fondo iniziamo a verniciare...ovviamente rosso "Ferrari".
San Lorenzo è un paese principalmente di pescatori e ben presto la notizia che stiamo costruendo una piccola barca in legno si diffonde. Adulti e bambini ci vengono a trovare durante la giornata, fanno domande o danno consigli utili e passano quotidianamente per seguire lo sviluppo dei lavori.
Questo è per noi un vero piacere e ci fermiamo volentieri a parlare con le persone del paese nonostante il nostro Itagnolo.
La difficoltà è tenere lontane le dita dei bambini dalla pittura fresca!!
La falegnameria a velocità record ci prepara i bordi di legno la cui applicazione presenta una certa difficoltà superata grazie all'aiuto di Corrado.
Batteziamo il dinghy "San Lorenzo" in ricordo della Missione OMG e del paese di San Lorenzo che ci ha accolto aiutato e sostenuto nella sua realizzazione.
Con l'augurio che in futuro tra i tanti prodotti della falegnameria possa trovar posto anche la costruzione di barche in legno....che la nostra "San Lorenzo" sia la prima di una lunga serie.
Sono passati esattamente 15 giorni da quando abbiamo iniziato i lavori e finalmente possiamo stringerci intorno alla nuova Ferrari "San Lorenzo" per una foto di gruppo.
Dobbiamo ringraziare di cuore Maigua, Corrado, Nancy, i ragazzi della falegnameria e tutta San Lorenzo per l'aiuto, il sostegno e l'incoraggiamento senza il quale non avremmo potuto realizzare il nostro progetto.
Corrado, con infinita pazienza, ci accompagna a Manta per recuperare il materiale necessario. Fortunatamente lui conosce bene Manta e i suoi negozi, così in una sola giornata abbiamo tutto quello che ci serve per dare inizio ai lavori.
Sul sito bateauenbois scarichiamo il progetto Perroquet 270 messo a disposizione dall'architetto navale Jean- Claude Michaud. Apportiamo a questo piano tutte le modifiche necessarie per poterlo stivare sul ponte di Coelacanthe.
La prima operazione è quella di riportare le forme sui 6 pannelli di compensato marino da 5,6 mm. Con il seghetto alternativo tagliamo le parti disegnate.
Contemporaneamente da 2 pannelli di compensato più spesso (12mm) tagliamo ed assembliamo la culla che ci servirà per dare la forma allo scafo.
Componiamo lo scafo che si rivela un operazione piuttosto difficoltosa soprattutto nel realizzare la curva della ruota di prua. Non ci diamo per vinti e dopo diversi tentativi andati in fumo scopriamo che bagnando con poca acqua le due parti è possibbile raggiungere l'obiettivo.
Con le fascette di plastica "cuciamo" immediatamente tra loro i pannelli.
Le giornate sono interamente dedicate alla costruzione del dinghy, cominciamo la mattina presto con l'apertura della falegnameria, pausa pranzo a mezzogiorno, poi di nuovo al lavoro fino a sera. Vorremmo finire in 10 giorni visto che siamo in due a tempo pieno.
Con un impasto di resina e segatura incolliamo gli spigoli.
Terminata la scocca ci dedichiamo all'allestimento delle sedute. Decidiamo da fare un pozzetto più largo per avere a disposizione più spazio.
Dobbiamo rendere i piani verticali delle due sedute simmetrici all'asse centrale perchè su di esse applicheremo le scasse delle derive. Grazie ad un intuizione di Corrado costruiamo delle piccole dime che ci faciliteranno l'operazione.
Prepariamo a parte le due derive, il timone e un rinforzo per lo specchio di poppa. Il tutto viene poi resinato e verniciato.
Con la smerigliatrice rifiniamo gli interni e prepariamo la superficie per l'applicazione di uno strato di tessuto e resina.
Questo lavoro è il meno piacevole perchè dobbiamo metterci delle tute da lavoro e guanti di plastica che ci fanno morire dal caldo. Il tessuto di vetro va da tutte le parti, la resina ha un odore fastidioso e abbiamo poco tempo per applicarla dopo aver messo il catalizzatore.
Chiudiamo le casse stagne, prepariamo i supporti per l'albero e decidiamo di costruire due scasse per le derive in modo da limitare il pescaggio e permettere la navigazione sui bassi fondali degli atolli.
Italo il fabbro della falegnameria intanto piega e salda gli scalmi e la ferramenta del timone.
Realizziamo un piccolo gavone interno per stivare l'ancora, la sassola, cime e tutto il necessario.
Con l'aiuto di tutti i ragazzi della falegnameria giriamo il dinghy e dopo averlo levigato iniziamo a resinare. Sullo spigolo di fondo mettiamo più strati in modo da rinforzarlo visto che sarà sottoposto a maggiori sollecitazioni durante gli sbarchi.
Preparato, carteggiato e pulito il fondo iniziamo a verniciare...ovviamente rosso "Ferrari".
San Lorenzo è un paese principalmente di pescatori e ben presto la notizia che stiamo costruendo una piccola barca in legno si diffonde. Adulti e bambini ci vengono a trovare durante la giornata, fanno domande o danno consigli utili e passano quotidianamente per seguire lo sviluppo dei lavori.
Questo è per noi un vero piacere e ci fermiamo volentieri a parlare con le persone del paese nonostante il nostro Itagnolo.
La difficoltà è tenere lontane le dita dei bambini dalla pittura fresca!!
La falegnameria a velocità record ci prepara i bordi di legno la cui applicazione presenta una certa difficoltà superata grazie all'aiuto di Corrado.
Batteziamo il dinghy "San Lorenzo" in ricordo della Missione OMG e del paese di San Lorenzo che ci ha accolto aiutato e sostenuto nella sua realizzazione.
Con l'augurio che in futuro tra i tanti prodotti della falegnameria possa trovar posto anche la costruzione di barche in legno....che la nostra "San Lorenzo" sia la prima di una lunga serie.
Sono passati esattamente 15 giorni da quando abbiamo iniziato i lavori e finalmente possiamo stringerci intorno alla nuova Ferrari "San Lorenzo" per una foto di gruppo.
Dobbiamo ringraziare di cuore Maigua, Corrado, Nancy, i ragazzi della falegnameria e tutta San Lorenzo per l'aiuto, il sostegno e l'incoraggiamento senza il quale non avremmo potuto realizzare il nostro progetto.
Venerdì 20/05/2011
Siamo a San Mateo per il momento della resa dei conti: il collaudo in mare.
Maigua e Corrado e tutta la banda portano "San Lorenzo" sul carro fino alla spiaggia di San Mateo accanto al nuovo porto. Con una certa emozione eseguiamo il varo....ok galleggia...ok è dritto...ok è stagno.
Ottimo lavoro!
Il collaudo continua e con un paio di viaggi tutta la famiglia Ghisleni è a bordo di Coelacanthe.
È un immenso piacere averli con noi e passiamo il pomeriggio insieme anche se non potremo navigare a causa del troppo vento e dell'onda.
I bambini sono entusiasti e partono all'esplorazione della barca che ai loro occhi appare come una casetta Lillipuziana. Si muovono sulla barca senza difficoltà, in particolare Mariolino che saltella da prua a poppa.
La barca anche all'ancora si muove e l'onda può procurare un certo fastidio. Nonostante questo riusciamo senza problemi a fare una merenda tutti insieme tra chiacchiere e risate.
Arriva il momento per i nostri amici di ritornare e una lancia con Padre Miguel viene a prenderli. Saluti, baci, abbracci e naturalmente qualche lacrima prima di vederli allontanarsi verso terra. Ci mancano già!
Le impronte digitali di tutta la famiglia Ghisleni (gatta compresa) e la bella dedica sul dinghy ci accompagneranno nel nostro viaggio.
"Buon viaggio Hermano querido e buon cammino ovunque tu vada forse un giorno potremo incontrarci di nuovo lungo la strada"
GRAZIE Amici di San Lorenzo!!