"Motu"
in tahitiano significa isola e sta ad indicare le piccole isole
ricoperte di palme che qui alle Gambier si trovano sul confine
estremo della laguna.
La
parte di queste isolette che si affaccia sulla laguna è
caratterizzata da acqua trasparente e tranquilla, la spiaggia è di
sabbia bianca e fine frutto della frantumazione del corallo.
Sulla
spiaggia è facile incontrare le numerose "piste" lasciate
dai granchi e dai bernard-l'hermite indiscussi padroni del luogo.
I
bernard-l'heremite possono essere di grandi dimensioni e si chiudono
rapidamente in se stessi quando li tocchi o ti avvicini. Vengono
usati spesso come esche nella pesca.
La
parte delle isole che si affaccia sull'oceano è caratterizzata dalle
onde che frangono rumorosamente sulla barriera corallina che può
essere più o meno estesa.
I
coralli morti e le conchiglie vengono ammucchiati in grossi cumuli
continuamenti spostati dalla marea e anneriti dal sole
TOTEGEGIE
Su
questo motu che si estende per 5 Km è stato costruito l'aereoporto
con la pista di atterraggio che lo percorre quasi completamente.
Una
volta a settimana, che diventano due nei periodi di festa, persone e
pacchi arrivano e partono da questa isoletta collegata a Mangareva
con una navetta.
L'isola
è ricoperta di cocchi e nella parte che si affaccia sulla laguna è
facile trovare tranquilli angoli di spiaggia dove passare le
giornate.
Con
Blue Peter, Sakatia e Tibao prepariamo il nostro "Club Med"
un punto di ritrovo per stare tutti insieme e dove condividere gli
immancabili barbecue dopo la pesca.
Calata
la sera il sipario si apre e prende vita il Cinema sotto le stelle
grazie ad un telone tra due palme da cocco e il proiettore di
Sakatia.
Cuscini
e materassini sulla spiaggia e ci troviamo comodamente sdraiati
rapiti dalla magia di questa cornice spettacolare.
Le
grandi bacinelle piene zeppe di pop-corn ancora caldo sono la
cigliegina sulla torta.
Il
nostro esclusivissimo Club Med offre infinite possibilità di svago
ai suoi clienti lasciando però piena libertà a chi lo desidera di
starsene tranquillamente su un amaca a leggere.
Con
bottiglie e una boa recuperate sulla spiaggia ecco allestita una
pista da bowling con tanto di tabellone elettronico per segnare i
punti. Grosse risate in una sfida all'ultimo strake.
TEPAPURI
Lasciamo
i nostri compagni di viaggio e con Blue Peter ci spostiamo nella motu
a Nord-Est.
Questa
piccola isola ricoperta da palme di cocco è abitata da una famiglia
di maiali e da nemerose galline e galli in libertà. I propietari
vengono ogni tanto per dare da bere e da mangiare agli animali.
Sbarchiamo
sulla spiaggia e siamo accolti calorosamente dai maiali che si
avvicinano in cerca di cibo. Gli apriamo qualche cocco che
ripuliscono completamente e gli versiamo acqua fresca.
Le
galline invece scappano velocissime nel folto del palmeto e volano
sui cocchi come mai abbiamo visto fare in vita nostra.
Nella
capanna che serve da rifugio per gli animali mettiamo, al sicuro dai
maiali, un uovo per convincere le galline a depositare qui la loro
produzione. Purtroppo questa tecnica non da nessun risultato positivo
nei 5 giorni che passiamo ancorati davanti a Tepapuri.
In
una notte buia Chris e Michele decidono di sbarcare a caccia di un
polletto da mettere in padella.
L'isola
è avvolta dall'oscurità e il silenzio regna sovrano. La capanna è
vuota ma dove sono le galline?Alzando gli occhi al cielo eccole
appollaiate sugli alberi immerse in un sonno profondo.Nonostante
l'inesperienza tra risate e vani tentativi i nostri eroi tornano a
bordo con il prezioso bottino.
Spennato
e pulito prepariamo il pollo al forno con patate e cipolle.
TENOKO
è
una piccolissima motu che si trova a Nord-Ovest proprio vicino all'
entrata del canale di accesso all'arcipelago.
Arrivati
a terra dopo uno zig-zag tra i coralli in pochi mimuti si compie il
giro dell'isola. Sulla spiaggia troviamo, trasportato dal mare, un
grosso fumogeno di una nave e mentre Michele lo osserva questo si
apre e comincia a buttar fuori una nuvola di fumo arancione...Ops!!
Intorno
a questo motu si trova la barriera corallina più bella delle
Gambier.
Con
i dinghy andiamo a pescare nella parte che da sull'oceano e ci
troviamo subito circondati da pesci di tutti i colori e le
dimensioni.
Quando
la pesca comincia si presentano subito diversi squali pinna nera e
pinna bianca e all'arrivo degli squali grigi la battuta di caccia
termina.
Il
bottino è dignitoso e con 6 Ume tare (pesce chirurgo) andiamo in
spiaggia per il barbecue.
Fatta
la legna per il fuoco, grigliamo il pesce e mettiamo sul fuoco del
Uru (frutto dell'albero del pane) e della verdura. Il pranzo è
servito!
In
questi luoghi tranquilli gli animali sono i veri padroni e si
avvicinano incuriositi dalla presenza insolita di persone.
Uno
squaletto pinna nera viene fino a riva a ripulire i resti del nostro
pranzo mentre un gruppo di sterne vola sopra di noi alla ricerca di
qualche boccone.
Ammirarli
è un vero spettacolo.
Gli
abitanti delle Gambier sono soliti passare su queste isole le
giornate libere o di festa pescando e facendo ricchi pic-nic con
tutta la famiglia.
Come
dargli torto.
I
motu sono vere e proprie oasi di pace dove è possibile lasciarsi
avvolgere dal silenzio e dalla tranquillità della natura che qui
regna sovrana.