Siamo in Polinesia Francese alle isole Marchesi, nella fantastica cornice della baia di Taiohae a Nuku Hiva dove ha inizio l' VIIIº Festival delle Arti Marchisiane.
Ogni 4 anni le diverse isole di questo arcipelago si ritrovano per quattro giorni di musica e danze per testimoniare e promuovere la cultura e le antiche tradizioni dei popoli originari di queste terre.
Festa organizzata dai marchisiani per i marchisiani, ed aperta a tutti, è un evento autentico e di eccezionale bellezza al quale partecipiamo con curiosità ed entusiasmo.
Partecipano al Festival gruppi appartenenti a delegazioni esterne che hanno raggiunto Nuku Hiva dai diversi angoli dell'Oceano Pacifico:
Rapa Iti dalle isole Australi;
Tama Enana da Tahiti;
Nuova Caledonia;
Rapa Nui;
Castres dalla Francia;
Canada.
Partecipano al Festival le delegazioni di tutte le isole dell'arcipelago Marchisiano:
Nuku Hiva
Ua Pou
Hiva Oa
Fatu Iva
Tahuata
Ua Huka
Nella città di Taiohae sul lungomare è stato costruito il "villaggio degli artigiani" che rimane aperto tutto la giornata dalle 7 alle 18.
Ogni delegazione espone il suo artigianato con i suoi prodotti tipici. È possibile inoltre assistere a delle dimostrazioni di "savoir-faire" delle medicine tradizionali, tatuaggi, sculture, intrecci e preparazione dei Kumu hei (composizioni vegetali di fiori e fragranze profumate).
Una grossa piroga di legno viene preparata da un gruppo di carpentieri che partono da un grosso tronco di legno e passo dopo passo danno una dimostrazione delle loro abili mani nei quattro giorni del Festival.
I gruppi iniziano a preparare la coreografia un anno prima del Festival mentre i costumi che richiedono più lavoro vengono iniziati 6 mesi prima. Uomini, donne e bambini fanno parte del gruppo e preparano con cura il loro abbigliamento e trucco. I tatuaggi, che sono parte integrante di questa cultura, trovano in questo momento la loro massima espressione combinandosi perfettamente con gli abiti tradizionali. Foglie, semi, tapa, ossa scolpite, remi e rompi teste con tiki decorati, teschi di animali, collane di perle, piume e penne di uccelli, cocchi e radici, tutto questo viene usato per impreziosire i costumi. È forte la volontà e la voglia di far rivivere le tradizioni del passato con i suoi costumi e le sue usanze tramandate dai anziani del villaggio.
Ogni 4 anni le diverse isole di questo arcipelago si ritrovano per quattro giorni di musica e danze per testimoniare e promuovere la cultura e le antiche tradizioni dei popoli originari di queste terre.
Festa organizzata dai marchisiani per i marchisiani, ed aperta a tutti, è un evento autentico e di eccezionale bellezza al quale partecipiamo con curiosità ed entusiasmo.
Partecipano al Festival gruppi appartenenti a delegazioni esterne che hanno raggiunto Nuku Hiva dai diversi angoli dell'Oceano Pacifico:
Rapa Iti dalle isole Australi;
Tama Enana da Tahiti;
Nuova Caledonia;
Rapa Nui;
Castres dalla Francia;
Canada.
Partecipano al Festival le delegazioni di tutte le isole dell'arcipelago Marchisiano:
Nuku Hiva
Ua Pou
Hiva Oa
Fatu Iva
Tahuata
Ua Huka
Nella città di Taiohae sul lungomare è stato costruito il "villaggio degli artigiani" che rimane aperto tutto la giornata dalle 7 alle 18.
Ogni delegazione espone il suo artigianato con i suoi prodotti tipici. È possibile inoltre assistere a delle dimostrazioni di "savoir-faire" delle medicine tradizionali, tatuaggi, sculture, intrecci e preparazione dei Kumu hei (composizioni vegetali di fiori e fragranze profumate).
Una grossa piroga di legno viene preparata da un gruppo di carpentieri che partono da un grosso tronco di legno e passo dopo passo danno una dimostrazione delle loro abili mani nei quattro giorni del Festival.
I gruppi iniziano a preparare la coreografia un anno prima del Festival mentre i costumi che richiedono più lavoro vengono iniziati 6 mesi prima. Uomini, donne e bambini fanno parte del gruppo e preparano con cura il loro abbigliamento e trucco. I tatuaggi, che sono parte integrante di questa cultura, trovano in questo momento la loro massima espressione combinandosi perfettamente con gli abiti tradizionali. Foglie, semi, tapa, ossa scolpite, remi e rompi teste con tiki decorati, teschi di animali, collane di perle, piume e penne di uccelli, cocchi e radici, tutto questo viene usato per impreziosire i costumi. È forte la volontà e la voglia di far rivivere le tradizioni del passato con i suoi costumi e le sue usanze tramandate dai anziani del villaggio.
Giovedì 15 Dicembre 2011
A Taiohae nel campo sportivo assistiamo alla presentazione di ogni delegazione davanti alla tribuna ufficiale. Dopo il discorso delle autorità presenti viene ufficialmente aperto il MATAVAA 2011.
Finalmente il festival ha inizio e il campo sportivo riesce a contenere a malapena i gruppi numerosi di ogni delegazione.
Nei momenti di pausa è possibile girare tra di loro per scattare qualche foto e ritrovare gli amici conosciuti nelle isole visitate nei giorni precedenti.
Nel pomeriggio facciamo vela fino alla baia di Taipivai dove si terra la seconda e più spettacolare giornata del Festival. Eric e Jerome imbarcati su Coelacanthe ci faranno compagnia in questo breve trasferimento.
Venerdì 16 Dicembre 2011
Siamo nella baia di Taipivai e la giornata inizia alle 7 quando un comitato di accoglienza ci da il benvenuto sulla banchina con la musica delle percussioni e i dolci canti delle ragazze in costumi tradizionali. Sorridono con le loro corone di fiori intorno al collo mentre accolgono i nuovi arrivati con un antica canzone.
Partiamo a piedi fino al sito archeologico ristrutturato e ricostruito appositamente per il festival dove assistiamo ad una presentazione dei bambini della scuola di Nuku Hiva.
In uno stand è possibile gustare dolci a base di cocco, banane, manioca e altri prodotti tipici delle Marchesi. Non ci facciamo pregare!
Alle 12 ha inizio uno dei momenti più attesi della giornata: l'apertura dei forni marchisiani.
Alle prime ore del mattino la carne e la verdura sono stati preparati e messi in differenti contenitori fatti di foglie di banana intrecciata. Queste borse vegetali sono state messe poi nel forno che consiste in un buco nel terreno ricoperto di foglie di banana, pietre ardenti e terra. La cottura è lenta e richiede tutta la mattinata prima di poter gustare le sue prelibatezze.
Armati di forchette e piatti naturali fatti con mezzo cocco o canna di bambù ci mettiamo in fila nella lunga coda. Il banchetto è pantagruelico, carne di maiale, capra e pollo, riso, insalata di pesce, verdure preparate in differenti modi. Riempito il nostro piatto all'impossibile ci mettiamo all'ombra di un albero con gli amici a gustare il pranzo.
Alle 14 le presentazioni culturali hanno inizio e trovato un angolo tranquillo ci sediamo per assistere allo spettacolo. Una dopo l'altra le delegazioni esterne sfilano con danze e canti.
Alle 18 è il momento delle delegazioni marchisiane e assistiamo ad uno spettacolo di straordinaria bellezza. I gruppi sono numerosissimi, i costumi fatti con materiale naturale sono colorati e ricchi di dettagli, la musica dei tamburi fa vibrare persino i nostri corpi mentre i canti ci avvolgono completamente. Le danze sono rappresentazioni di sfide tra differenti comunità delle isole attraverso le quali dimostravano la loro forza e potenza. Gli uomini si muovono con vigore e violenza per impressionare il nemico. Le donne danzano sinuose e con movimenti lenti e aggraziati esprimono tutta la loro femminilità. Siamo tutti catturati da questo evento.
Rimaniamo fino alle 23 ad ammirare questo spettacolo incredibile che si presenta ai nostri occhi incapaci di andarcene fino a quando l'ultima danza dell'ultimo gruppo non si conclude.
Sabato 17 Dicembre 2011
Torniamo con Coelacanthe a Taiohae nelle prime ore del mattino.
Alle 9 siamo nell'antico sito archeologico di Koueva dove ha inizio una nuova presentazione delle delegazioni di Hiva Oa e Nuku Hiva. seguono nel pomeriggio Ua Pou e Tama Enana.
Nei momenti di pausa siamo andati a curiosare nei diversi stand per assistere alle dimostrazioni di fabbricazione di tiki e rompi teste; preparazione di banane secche, corone di fiori, collane di semi e monoi.
Nello stesso momento nella zona Nord dell'isola ad Hatieu in un altro importante sito si esibiscono i gruppi di Fatu Iva, Tahuata, Ua Huka, Rapa Nui e Rapa iti.
La sera sempre a Taiohae ma nel sito sul lungomare assistiamo alla presentazione della Nuova Caledonia, Rapa Iti, Rapa Nui, Castres e Canada.
Domenica 18 Dicembre 2011
Alle 8 nella grande cattedrale in pietra di Taiohae viene celebrata la Messa animata da canti e musica.
Ci mettiamo in marcia verso il sito di Koueva dove si terrà l'ultima giornata del Festival con la presentazione di tutte le delegazioni che hanno preso parte a questo evento. Durante la mattinata si esibiscono quelle esterne e nel pomeriggio quelle marchisiane.
L'energia di questo momento è palpabile, si respira nell'aria e ci avvolge completamente. I gruppi sono al massimo dell'entusiasmo e si abbandonano con trasporto all'ultima esibizione di questo festival straordinario.
Tutto doveva concludersi nel tardo pomeriggio ma resteremo fino a notte inoltrata per assistere all'esibizione del gruppo di Nuku Hiva che, in quanto padrone di casa, si esibisce a conclusione di questa VIIIº edizione.
Lunedì 19 Dicembre 2011
Il Festival delle Arti Marchisiane 2011 tanto atteso e chiacchierato si è concluso. Mentre le delegazioni ripartono per raggiungere le isole di origine a Taiohae cominciano i lavori per smontare il villaggio degli artigiani e tutto quello che è stato creato per questo MATAVAA 2011.
Siamo felici della grande opportunità che abbiamo avuto nel poter assistere a questo evento unico ed eccezionale.
A chi non era presente non resta che attendere il prossimo Festival che si terrà nell'isola di Hiva Oa nel 2015. Da non perdere!
A Taiohae nel campo sportivo assistiamo alla presentazione di ogni delegazione davanti alla tribuna ufficiale. Dopo il discorso delle autorità presenti viene ufficialmente aperto il MATAVAA 2011.
Finalmente il festival ha inizio e il campo sportivo riesce a contenere a malapena i gruppi numerosi di ogni delegazione.
Nei momenti di pausa è possibile girare tra di loro per scattare qualche foto e ritrovare gli amici conosciuti nelle isole visitate nei giorni precedenti.
Nel pomeriggio facciamo vela fino alla baia di Taipivai dove si terra la seconda e più spettacolare giornata del Festival. Eric e Jerome imbarcati su Coelacanthe ci faranno compagnia in questo breve trasferimento.
Venerdì 16 Dicembre 2011
Siamo nella baia di Taipivai e la giornata inizia alle 7 quando un comitato di accoglienza ci da il benvenuto sulla banchina con la musica delle percussioni e i dolci canti delle ragazze in costumi tradizionali. Sorridono con le loro corone di fiori intorno al collo mentre accolgono i nuovi arrivati con un antica canzone.
Partiamo a piedi fino al sito archeologico ristrutturato e ricostruito appositamente per il festival dove assistiamo ad una presentazione dei bambini della scuola di Nuku Hiva.
In uno stand è possibile gustare dolci a base di cocco, banane, manioca e altri prodotti tipici delle Marchesi. Non ci facciamo pregare!
Alle 12 ha inizio uno dei momenti più attesi della giornata: l'apertura dei forni marchisiani.
Alle prime ore del mattino la carne e la verdura sono stati preparati e messi in differenti contenitori fatti di foglie di banana intrecciata. Queste borse vegetali sono state messe poi nel forno che consiste in un buco nel terreno ricoperto di foglie di banana, pietre ardenti e terra. La cottura è lenta e richiede tutta la mattinata prima di poter gustare le sue prelibatezze.
Armati di forchette e piatti naturali fatti con mezzo cocco o canna di bambù ci mettiamo in fila nella lunga coda. Il banchetto è pantagruelico, carne di maiale, capra e pollo, riso, insalata di pesce, verdure preparate in differenti modi. Riempito il nostro piatto all'impossibile ci mettiamo all'ombra di un albero con gli amici a gustare il pranzo.
Alle 14 le presentazioni culturali hanno inizio e trovato un angolo tranquillo ci sediamo per assistere allo spettacolo. Una dopo l'altra le delegazioni esterne sfilano con danze e canti.
Alle 18 è il momento delle delegazioni marchisiane e assistiamo ad uno spettacolo di straordinaria bellezza. I gruppi sono numerosissimi, i costumi fatti con materiale naturale sono colorati e ricchi di dettagli, la musica dei tamburi fa vibrare persino i nostri corpi mentre i canti ci avvolgono completamente. Le danze sono rappresentazioni di sfide tra differenti comunità delle isole attraverso le quali dimostravano la loro forza e potenza. Gli uomini si muovono con vigore e violenza per impressionare il nemico. Le donne danzano sinuose e con movimenti lenti e aggraziati esprimono tutta la loro femminilità. Siamo tutti catturati da questo evento.
Rimaniamo fino alle 23 ad ammirare questo spettacolo incredibile che si presenta ai nostri occhi incapaci di andarcene fino a quando l'ultima danza dell'ultimo gruppo non si conclude.
Sabato 17 Dicembre 2011
Torniamo con Coelacanthe a Taiohae nelle prime ore del mattino.
Alle 9 siamo nell'antico sito archeologico di Koueva dove ha inizio una nuova presentazione delle delegazioni di Hiva Oa e Nuku Hiva. seguono nel pomeriggio Ua Pou e Tama Enana.
Nei momenti di pausa siamo andati a curiosare nei diversi stand per assistere alle dimostrazioni di fabbricazione di tiki e rompi teste; preparazione di banane secche, corone di fiori, collane di semi e monoi.
Nello stesso momento nella zona Nord dell'isola ad Hatieu in un altro importante sito si esibiscono i gruppi di Fatu Iva, Tahuata, Ua Huka, Rapa Nui e Rapa iti.
La sera sempre a Taiohae ma nel sito sul lungomare assistiamo alla presentazione della Nuova Caledonia, Rapa Iti, Rapa Nui, Castres e Canada.
Domenica 18 Dicembre 2011
Alle 8 nella grande cattedrale in pietra di Taiohae viene celebrata la Messa animata da canti e musica.
Ci mettiamo in marcia verso il sito di Koueva dove si terrà l'ultima giornata del Festival con la presentazione di tutte le delegazioni che hanno preso parte a questo evento. Durante la mattinata si esibiscono quelle esterne e nel pomeriggio quelle marchisiane.
L'energia di questo momento è palpabile, si respira nell'aria e ci avvolge completamente. I gruppi sono al massimo dell'entusiasmo e si abbandonano con trasporto all'ultima esibizione di questo festival straordinario.
Tutto doveva concludersi nel tardo pomeriggio ma resteremo fino a notte inoltrata per assistere all'esibizione del gruppo di Nuku Hiva che, in quanto padrone di casa, si esibisce a conclusione di questa VIIIº edizione.
Lunedì 19 Dicembre 2011
Il Festival delle Arti Marchisiane 2011 tanto atteso e chiacchierato si è concluso. Mentre le delegazioni ripartono per raggiungere le isole di origine a Taiohae cominciano i lavori per smontare il villaggio degli artigiani e tutto quello che è stato creato per questo MATAVAA 2011.
Siamo felici della grande opportunità che abbiamo avuto nel poter assistere a questo evento unico ed eccezionale.
A chi non era presente non resta che attendere il prossimo Festival che si terrà nell'isola di Hiva Oa nel 2015. Da non perdere!
Abbiamo preparato per voi il video con le foto e il sound originale del Festival.