CARRIACOU: Cento di questi giorni capitano!

Il 1 novembre alle 7:45 leviamo l'ancora dalla Martinica per fare rotta verso il Sud dei Caraibi. Dopo due mesi spesi tra documenti, pratiche, preparazione della barca e prove in mare siamo davvero felici di poter riprendere il largo. Anche se tanto largo non é....ai Caraibi le isole sono molto vicine tra loro infatti sono solo 133 le miglia che ci separano dalla nostra destinazione: Carriacou.
Partiamo in una bella giornata di sole con 15 kt di vento da Est. Dobbiamo guadagnare miglia sopravvento all'isola di Santa Lucia quindi le prime 15 mn sono tuttte di bolina stretta con mare piuttosto formato. La barca corre veloce ma il movimento è davvero fastidioso e ci ritroviamo tutti in pozzetto in attesa di tempi migliori che finalmente arrivano dopo un paio d'ore quando possiamo procedere al traverso prima e poppa in seguito. Reva è meno vispa del solito e si addormenta subito per una serie di sonnellini uno dietro l'altro. Ogni tanto si vedono passare grossi groppi carichi di acqua, qualcuno ci schiva ma uno ci prende in pieno con vento che sale a 30 kt e visibilità ridotta al minimo. Fortunatamente sono facilmente riconoscibili e si ha tutto il tempo per ridurre le vele e prepararsi al loro arrivo. La navigazione procede tranquilla e veloce per tutta la giornata e la notte. Vagabond è davvero rapida e la notte siamo costretti a ridurre le vele per non arrivare con il buio. Il 2 novembre alle prime ore del mattino siamo a Carriacou una delle isole più grandi di Grenada. Ancoriamo nella grande baia di Tyrell Bay (12°27.44N 61°29.43W), uno degli ancoraggi più tranquilli della zona ormai ben conosciuta e frequentata anche grazie all'apertura di un piccolo cantiere nautico. Sbarchiamo e andiamo a fare le formalità di entrata negli uffici di immigrazione e dogana che si trovano accanto allo yacth club. Parlano inglese qui e la moneta é il Dollaro East Caribbean ($EC). Facciamo una passeggiata lungo la strada che costeggia la bella spiaggia di sabbia dorata e orlata da cocchi. Diversi ristorantini molto semplici, un paio di alimentari, la posta, un bancomat (dove preleviamo moneta locale), un budget marine e venditrici di frutta dentro piccole casette di legno sul bordo strada. Passiato la mattinata a terra. 
Nel pomeriggio accanto a Vagabond vediamo una piccola tartaruga far capolino e dopo pochi minuti ci tuffiamo tutti in quest'acqua fresca e trasparente.
Il 4 novembre ci spostiamo a Sandy Island (12°28.92N 61°28.95W) una piccolissima isola di sabbia bianca ricoperta di palme da cocco circondata da coralli...insomma l'immagine tipica dell'isola tropicale. È parco naturale, non è possibile pescare e ancorare quindi prendiamo una boa (25 $EC per le 24h). A terra facciamo il giro dell'isola mentre i piedi affondano piacevolmente nella fine sabbia bianca, poi siamo in mare a nuotare tra tantissimi pesci colorati in un acqua trasparente e limpidissima. Su questo bell'isolotto soleggiato festeggiamo il compleanno del capitano e la sera a bordo di Vagabond brindiamo a lui e alla nuova avventura appena iniziata davanti ad un tramonto infuocato...davvero cento di questi giorni!