Sporadi-Cicladi: Skiathos-Milos

17/9/2017 Skiathos- Skantzoura 29Mn
Alle 8 di mattina salpiamo l’ancora e salutiamo Skiathos per far rotta su Skantzoura. Partiamo verso le Cicladi iniziando il trasferimento che ci porterà fino a Milos. Vediamo Skiathos farsi sempre più piccola mentre Vagabond si allontana lentamente ma inesorabilmente.”Ciao Skiathos” grida Reva forse anche lei vuole ringraziare queste isole per le bellissime giornate che ci hanno regalato in ancoraggi tranquilli, incantevoli completamente immersi nella natura.
Oggi Eolo non è dalla nostra parte ma tra vela, motore e vela riusciamo a raggiungere la destinazione nelle prime ore del pomeriggio. Questo isolotto è selvaggio e magnifico. Ci buttiamo in un acqua turchese per un lungo bagno. Al tramonto restiamo incantati davanti all’orizzonte dalle mille sfumature mentre ceniamo con gli amici che ci accompagneranno in questo trasferimento. 
18/9/2017 Skantzoura- Skiros 24Mn 
Partiamo di buonora per raggiungere la seconda tappa del nostro viaggio:Skiros. Sono 24Mn di navigazione che riusciamo a fare a vela all’inizio per poi terminare inesorabilmente a motore. Skiros soprannominata “La ventosa” oggi ci appare in un irreale calma piatta. Il paesaggio è spettacolare e nel nostro lento avanzare possiamo osservare ogni sua caletta, insenatura, isoletta o altura. Nel mezzogiorno ancoriamo in una bella baia tranquilla in compagnia di un paio di barche da pesca e ci concediamo un bagno rinfrescante e un ottimo pranzo. Verso le 14 raggiungiamo il porto di Linaria (38°50.62N 24°32.15E) dove ormeggiamo sotto la guida del simpaticissimo Sakis. Dopo una bella doccia prendiamo un taxi e raggiungiamo la Chora. Esploriamo questo grazioso villaggio di casette bianche e vicoli che salgono verso la sommità della montagna dove si erge un grande Monastero con ospita al suo interno una bellissima chiesa con vista mozzafiato. Ogni angolo è una cartolina e non smetto un attimo di scattare foto. La percorriamo in lungo e in largo lasciandoci guidare dalla curiosità e soffermandoci e guardare i numerosi negozietti nella via principale. Ritorniamo a bordo per una cena nel pozzetto di Vagabond mentre osserviamo l’atmosfera vivace di questo piccolo porto. 



19/9/2017 5:51 Skiros- Andros 55Mn 
Io e il Capitano ci svegliamo presto e liberiamo Vagabond dagli ormeggi mentre il resto dell’equipaggio dorme beato. Sono le 5 quando la barca scivola veloce verso sud lasciando nella sua scia le luci di Skiros che diventano sempre più piccole e sfuocate. Un bel vento ci spinge nelle giusta direzione e ne approfittiamo perché sappiamo che nel corso della giornata ci abbandonerà obbligandoci a concludere la navigazione di oggi a motore. La giornata è splendida ed è bello stare in pozzetto a chiacchierare con gli amici, fare giochi e disegni con Reva e scrutare l’orizzonte. Questa è la tratta più lunga del viaggio, 55mn poi atterreremo ad Andros la più settentrionale delle Cicladi. Alle 17 ancoriamo in una piccola baia selvaggia, ben ridossata,   Rozou (37°54.14N 24°53.55E), e siamo subito in acqua. Raggiungiamo la spiaggia a nuoto, sulla riva l’acqua abbiamo una piacevole sorpresa, l’acqua di mare si incontra con l’acqua dolce di una fonte. L’effetto è piacevole anche se toglie il fiato a tratti tanto è ghiacciata. Passiamo la notte in questa baia, osserviamo il plancton nell’acqua con la sua fluorescenza e un cielo stellato che lascia senza parole.
20/9/2017  Andros- Tinos 20 Mn 
Facciamo un’abbondante colazione poi ci prepariamo a partire. Il vento è finalmente arrivato e quella di oggi è una bellissima veleggiata di bolina tra onde di vento formate che bagnano il ponte di Vagabond e il suo equipaggio. In questa giornata di sole e vento ritroviamo il piacere di far vela tanto sospirato nei giorni precedenti Percorriamo velocemente le 20 Mn che ci separano dall’isola di Tinos, per mezzogiorno siamo a Rochari (37°38.97N 25°03.58E) dove ancoriamo su fondo di sabbia mentre il vento rinforza ancora. Nel pomeriggio sbarchiamo sulla grande spiaggia di sabbia dorata davanti all’ancoraggio e raggiungiamo a piedi il vicino villaggio di Panormou. L’intenzione era quella di andare a visitare Pyrgos, il villaggio degli artisti, ma siamo ormai fuori stagione, i bus non ci sono e i taxi arrivano dalla città. Decidiamo allora di fare una passeggiata sulla spiaggia dove Reva trova un altalena ed uno scivolo poi sorseggiamo una Mithos in una delle tante taverne lungomare. Il villaggio è recente e di poco interesse ma ci lasciamo contagiare dalla pace del luogo e dalla luce incredibile che ci circonda. Rientriamo su Vagabond al tramonto. Nella notte il vento rinforza ulteriormente e il Capitano passa la notte in pozzetto per vegliare meglio sull’ancoraggio e su di noi.
21/9/2017 Tinos- Rinia 23Mn 
Al mattino dopo una ricca colazione siamo pronti per una nuova giornata di vela. Il vento si presenta all’appuntamento e procediamo veloci al Gran Lasco verso sud. Costeggiamo l’isola di Tinos che possiamo ammirare in tutta la sua selvaggia bellezza. Qualche giro di vento capriccioso nel canale tra Tinos e Mikonos per poi riprendere con una bolina larga che ci porterà fino a destinazione. Alle 13 ancoriamo a Skhino (37°24.41N 25°14.24E) su un fondale di acqua turchese da togliere il fiato. Siamo a Rinia isolotto roccioso di fronte a Delos con ancoraggi selvaggi in acqua cristallina. A terra  troviamo qualche chiesetta, poche case, pecore e mucche. Due costruzioni più grandi e ben tenute sono fattorie con tanto di trattore parcheggiato fuori. Ci sgranchiamo le gambe lungo la strada sterrata, facciamo un bagno in questo mare incantevole e per la gioia di Reva giochiamo finalmente con secchiello e paletta con la sabbia della spiaggia (Alle Sporadi erano per la maggior parte ciotoli). Ritornati in barca facciamo un aperitivo spettacolare con vista sulla mitica Delos sede di uno dei più importanti siti archeologici delle Cicladi. Per cena Christoph ci prepara i canederli con la ricetta originale del suo paese. Siamo tutti in cucina quindi a preparare queste belle palle di pane ricche di ogni ben di Dio e dal gusto delizioso. Simpatica serata in allegria.
22/9/2017 Rinia-Paros 16Mn 
Alle 9 salpiamo l’ancora a raggiungiamo la parte sud del canale di Delos per poter ammirare dal mare questo sito archeologico. Non molto è rimasto in piedi dell’antica città ma rimane comunque viva la bellezza di questo sito. Riprendiamo il nostro viaggio e facciamo rotta verso sud. Bellissima giornata di sole e vento. Procediamo veloci al traverso in un mare blu pieno di onde. Percorriamo le 16 Mn che ci separano da Paros e nel mezzogiorno ancoriamo nella baia di Paroikias tra capo Fokas e capo Krios. L’acqua è trasparente e ci concediamo un bel bagno prima di spostarci davanti al porto di Paroikia (37°05.45N 25°09.12E). Sbarchiamo volentieri per la spesa e una bella passeggiata a terra. Il paese che è capoluogo ha una forma ad anfiteatro con un suggestivo scenario di case bianche nella roccia. Il castello domina tutta la baia dalla sommità mentre nella cittadina si snodano le strette vie piene di negozi. Molto bella è la Chiesa di Ekatontachoni famosa per la sua costruzione particolare e per l’eleganza dei marmi utilizzati. Notte tranquilla nelle calme acque di questa baia.


24/9/2017 Paros-Serifos 24Mn 
Lasciamo Paros nella mattinata per una divertente veleggiata al traverso che ci permettere di raggiungere la bella Serifos. Percorriamo velocemente le 24Mn che ci separano da quest’isola mentre Elsa e Anna (le protagoniste di Frozen) si lasciano cullare dal dolce movimento di Vagabond.
Ancoriamo nella grande baia di Livadi (37°08.70N 24°31.13E) con vista sulla bellissima Chora in alto sulla collina. Sbarchiamo e la raggiungiamo a piedi fino alla chiesetta più alta da dove possiamo ammirare una spettacolare vista sulla baia, sull’isola e su mezzo Egeo. Ci perdiamo ore ed ore nei vicoli di questo villaggio silenzioso e autentico di una bellezza senza eguali. Dopo aver gustato il tramonto da lassù riprendiamo il sentiero pedonale che veloce scende fino al molo.Una bella scarpinata che ne vale sempre la pena. Reva che è una gran camminatrice ormai, sale e scende senza lamentarsi un solo istante. Notte di meritato riposo dopo le fatiche della giornata.
25/9/2017 Serifos-Sifnos 13Mn 
Partiamo in mattinata facendo rotta verso l’isola di Sifnos. La giornata è calda e serena con abbastanza vento da permetterci di raggiungere a vela l’ancoraggio di Fykiadha (36°54.45N 24°42.12E) situato nell'estremo sud ovest dell’isola. Baia deserta con fondo di sabbia e acqua cristallina dove ci concediamo un bagno rinfrescante. Nel pomeriggio ci spostiamo a Platis Yalos (36°55.65N 24°43.86E) dove passeremo la notte.


26/9/2017 Sifnos-Kimolos 7Mn 
La giornata inizia con il sole ma sulla strada verso Kimolos incontreremo due groppi piovosi che ci faranno addirittura tirare fuori il k-way. Dopo /Mn di vela raggiungiamo Kimolos isolotto situato a nord ovest di Milos ed ancoriamo a Prasonisi (36°49.30N 24°36.01E). L’isola è di natura vulcanica, montagnosa e piena di cave naturali. L’acqua è cristallina e ci tuffiamo subito per raggiungere a nuoto la spiaggia di sabbia bianca (dovuta alla cava che si trova proprio dietro). Ci crogioliamo al sole mentre Reva gioca con la sua adorata sabbia.
Alle 14 attraversiamo lo strettoche la separa da Milos e raggiungiamo Poliagos a 3Mn un isolotto disabitato di una bellezza unica. Ancoriamo a Pounda (36°46.02N 24°36.76E) assieme ad un paio di barche che come noi stanno esplorando fuori stagione queste isole incantate. L’acqua ci invita ad un nuovo bagno poi sbarchiamo per passeggiare in spiaggia e sulle scogliere bianche che incorniciano la baia. Al tramonto la luce spettacolare ci regala scorci di incredibile bellezza. Questo ancoraggio che avevamo già visitato nel mese di maggio è decisamente splendido. Passiamo la notte qui  nel silenzio della baia e sotto un cielo stellato.
27/9/2017 Poliagos-Kimolos 1Mn 
A malincuore lasciamo la bella Poliagos, facciamo di nuovo rotta verso Kimolos e ancoriamo a Revmatos (36°47.33N 24°35.03E). il posto è molto caratteristico pieno di casette bianche e abitazioni nella roccia. Raggiungiamo a piedi la Chora che è un tuffo nel passato con le sue strade strette, le case abbandonate accanto ad altre appena ristrutturate, qualche taverna e negozietto sparso qua e là. Nel cuore del villaggio i resti pericolanti del castello che visitiamo passeggiando nelle vie entro le sue mura tra fili di bucato steso al sole e risate di bambini che giocano. Intorno alle mura come in un girotondo incontriamo diverse chiese ben tenute e piccole cappelle, la piazza e la via centrale. Lo stile è quello tipico delle cicladi con casette bianche con porte e infissi dai colori sgargianti. Non manchiamo di visitare il parco giochi della piazza e i due panettieri del villaggio. Torniamo in barca per il pranzo poi ci rimettiamo in marcia verso la costa sud di Milos. Oggi il vento è calato ma procediamo anche se lentamente sempre a vela. Sul finire del pomeriggio siamo a Milos nella baia di Provatou (36°39.78N 24°27.19E) dove ancoriamo. Il sole sta scendendo velocemente verso l’orizzonte ma non rinunciamo comunque ad un bagno seppur rapido in quest’acqua favolosa. Al tramonto siamo in pozzetto ad ammirare i giochi di luce contro la parete multicolore della scogliera che circonda questa ampia baia.


28/9/2017 Milos sud 4Mn 
Alle 9 siamo in partenza per raggiungere la punta sud ovest dell’isola di Milos dove si trova Kleftiko (36°39.01N 24°19.96E) una zona costituita da scogliere e faraglioni bianchissimi, grotte, acqua turchese e piccole spiaggiette di sabbia bianca. Partiamo con il dinghy in esplorazione entrando in tutte le grotte e circondando i faraglioni. La gita ci tiene impegnati tutta la mattina e concluderemo con un tuffo per rinfrescarci prima del pranzo.
Nel pomeriggio ci aspetta una bella veleggiata di bolina per risalire tutta la costa ovest di Milos e raggiungere il porto di Adhamas (36°43.16N 24°27.21E). Qui ritroviamo cari amici di famiglia in vacanza sull’isola e ritrovarli è una grande emozione per tutti.
Il giorno seguente andiamo a visitare Plaka, il capoluogo, che raggiungiamo con un grande bus  che come sempre farà la gioia di Reva. Il paesino pittoresco è situato sulla cima del colle dal quale si domina l’isola. Il Kastro che raggiungiamo a piedi si trova nel punto più alto e ci regala una vista spettacolare. Scendendo percorriamo le vie strette tra case bianche e chiesette prima di ritrovare la fermata del bus.
Milos è un isola che ci piace molto, la portiamo nel cuore forse anche perché è stato il nostro primo approdo delle Cicladi (il primo amore non si scorda mai, dicono) e sarà anche l’ultimo come un cerchio che si chiude. Domani mattina infatti partiremo per attraversare il Mar Mediterraneo e percorrere le 1500 Mn che ci separano da Gibilterra. Ma domani è un altro giorno!