19/04/2018 Partenza da La Graciosa- Lanzarote (0/602Mn).
Alle 7:45 salpiamo l’ancora da baia Francesca, risaliamo il “Rio” (come viene chiamato il mare compreso tra Lanzarote e La Graciosa) e boliniamo verso Nord ben protetti dall’isola. Passiamo davanti alla bianca Caletta del Sebo che sembra ancora addormentata, superiamo la punta de los Fariones e la visuale si apre presto anche sul villaggio di Orzola a Lanzarote. Dobbiamo solo fare attenzione ai numerosi traghetti che fanno la spola tra le due isole. In lontananza vediamo Allegranza mentre procediamo veloci e tranquilli ammirando il paesaggio magnifico in questa bella giornata di sole dal cielo limpido. Superata la Graziosa il mare inizia a farsi sentire anche se è ancora confortevole. Reva entra e si addormenta, noi sistemiamo le vele dopo aver messo in rotta Vagabond e ci allunghiamo in pozzetto tranquilli ci aspettano 600Mn di navigazione fino a Gibilterra. A mezzogiorno mentre consumiamo un pranzo frugale con pane e formaggio Reva dice al papà “il mio corpo si è già adattato alla navigazione. E il tuo?” Michele risponde “quasi!” poi ci guardiamo e sorridiamo. Lei infatti è già in forma...beata gioventù!
La giornata è calda e bella quindi passiamo il pomeriggio in pozzetto, Reva è contenta, guarda il mare, le onde, gli spruzzi che fanno mentre raggiungono lo scafo e grida al vento “che bello navigare”. Noi siamo tranquilli, la barca è stabile, abbiamo un N/W di 15Kt che aumenterà in serata ma per il momento la navigazione è confortevole. Come previsto in serata abbiamo un aumento del vento, io e Reva entriamo e ci mettiamo sul divano a leggere libri. La barca dentro come sempre è stata preparata in assetto da navigazione con tutto quello che è utile a portata di mano.
Il vento aumenta e anche l’onda quindi la navigazione non è più troppo confortevole, dopo cena ci sdraiamo in cabina e Reva si addormenta subito. Faccio il punto nave e vedo che abbiamo percorso 77 Mn. Iniziamo la navigazione notturna con i turni sotto un cielo stellato e con Vagabond rapida e stabile verso destinazione. Vigiliamo attentamente sul traffico delle navi che comunque viaggiano sulla nostra stessa rotta quindi sono per lo più parallele a noi. Verso le 4 un rinforzo del vento e il passaggio di una nave piuttosto vicina ci tengono svegli entrambi in pozzetto fino a quando la situazione torna regolare. La notte procede senza problemi di bolina larga con un andatura più comoda.
20/04/2018: 31°06.07N 11° 39.17W (151/451Mn).
A svegliarci è un caldo raggio di sole in un cielo di un turchese meraviglioso. Abbiamo percorso 151Mn in 24h, siamo stati rapidi e proseguiamo in rotta perfetta sempre con una bolina larga. Andiamo in pozzetto a fare colazione tutti insieme. Reva, che è sempre quella più in forma, mangia come un leone mentre io e Michele stiamo ancora attenti a non esagerare.
Scarichiamo il meteo che riconferma la previsione per i prossimi giorni.
La giornata è calda e bella quindi, siamo in pozzetto senza giacca e senza calze, ne approfittiamo e facciamo il pieno di calore. La barca avanza veloce sui 7/8 Kt di velocità sempre di bolina larga/traverso quindi con un andatura ancora confortevole.
Nel pomeriggio il vento gira ancora e procediamo al traverso rapidi e stabili con tutte le vele fuori. Reva gioca da sola, ascolta le fiabe, si intrattiene come fossimo all’ancoraggio. Michele in pozzetto sorveglia la navigazione mentre io preparo la cena.
Alle 21 il vento ci abbandona completamente e le vele iniziano a sbattere da tutte le parti, poi ci raggiunge un refolo di vento in poppa. Ci mettiamo con le vele a farfalla e anche se avanziamo a 3Kt di velocità siamo comunque a vela. All’una di notte arrivano 12/15Kt di vento in poppa che ci permettono di riprendere velocità. Restiamo a farfalla con tutte le vele fuori e procediamo rapidi. La notte passa in continua sorveglianza delle tante navi che navigano in questo tratto di oceano. Il vento aumenta notevolmente alle 3 obbligandoci a ridurre le vele. Strambiamo e ci portiamo più vicini alla costa africana. Il vento poi diminuisce ma ci permette comunque di avanzare veloci fino al mattino.
Alle 7:45 salpiamo l’ancora da baia Francesca, risaliamo il “Rio” (come viene chiamato il mare compreso tra Lanzarote e La Graciosa) e boliniamo verso Nord ben protetti dall’isola. Passiamo davanti alla bianca Caletta del Sebo che sembra ancora addormentata, superiamo la punta de los Fariones e la visuale si apre presto anche sul villaggio di Orzola a Lanzarote. Dobbiamo solo fare attenzione ai numerosi traghetti che fanno la spola tra le due isole. In lontananza vediamo Allegranza mentre procediamo veloci e tranquilli ammirando il paesaggio magnifico in questa bella giornata di sole dal cielo limpido. Superata la Graziosa il mare inizia a farsi sentire anche se è ancora confortevole. Reva entra e si addormenta, noi sistemiamo le vele dopo aver messo in rotta Vagabond e ci allunghiamo in pozzetto tranquilli ci aspettano 600Mn di navigazione fino a Gibilterra. A mezzogiorno mentre consumiamo un pranzo frugale con pane e formaggio Reva dice al papà “il mio corpo si è già adattato alla navigazione. E il tuo?” Michele risponde “quasi!” poi ci guardiamo e sorridiamo. Lei infatti è già in forma...beata gioventù!
La giornata è calda e bella quindi passiamo il pomeriggio in pozzetto, Reva è contenta, guarda il mare, le onde, gli spruzzi che fanno mentre raggiungono lo scafo e grida al vento “che bello navigare”. Noi siamo tranquilli, la barca è stabile, abbiamo un N/W di 15Kt che aumenterà in serata ma per il momento la navigazione è confortevole. Come previsto in serata abbiamo un aumento del vento, io e Reva entriamo e ci mettiamo sul divano a leggere libri. La barca dentro come sempre è stata preparata in assetto da navigazione con tutto quello che è utile a portata di mano.
Il vento aumenta e anche l’onda quindi la navigazione non è più troppo confortevole, dopo cena ci sdraiamo in cabina e Reva si addormenta subito. Faccio il punto nave e vedo che abbiamo percorso 77 Mn. Iniziamo la navigazione notturna con i turni sotto un cielo stellato e con Vagabond rapida e stabile verso destinazione. Vigiliamo attentamente sul traffico delle navi che comunque viaggiano sulla nostra stessa rotta quindi sono per lo più parallele a noi. Verso le 4 un rinforzo del vento e il passaggio di una nave piuttosto vicina ci tengono svegli entrambi in pozzetto fino a quando la situazione torna regolare. La notte procede senza problemi di bolina larga con un andatura più comoda.
20/04/2018: 31°06.07N 11° 39.17W (151/451Mn).
A svegliarci è un caldo raggio di sole in un cielo di un turchese meraviglioso. Abbiamo percorso 151Mn in 24h, siamo stati rapidi e proseguiamo in rotta perfetta sempre con una bolina larga. Andiamo in pozzetto a fare colazione tutti insieme. Reva, che è sempre quella più in forma, mangia come un leone mentre io e Michele stiamo ancora attenti a non esagerare.
Scarichiamo il meteo che riconferma la previsione per i prossimi giorni.
La giornata è calda e bella quindi, siamo in pozzetto senza giacca e senza calze, ne approfittiamo e facciamo il pieno di calore. La barca avanza veloce sui 7/8 Kt di velocità sempre di bolina larga/traverso quindi con un andatura ancora confortevole.
Nel pomeriggio il vento gira ancora e procediamo al traverso rapidi e stabili con tutte le vele fuori. Reva gioca da sola, ascolta le fiabe, si intrattiene come fossimo all’ancoraggio. Michele in pozzetto sorveglia la navigazione mentre io preparo la cena.
Alle 21 il vento ci abbandona completamente e le vele iniziano a sbattere da tutte le parti, poi ci raggiunge un refolo di vento in poppa. Ci mettiamo con le vele a farfalla e anche se avanziamo a 3Kt di velocità siamo comunque a vela. All’una di notte arrivano 12/15Kt di vento in poppa che ci permettono di riprendere velocità. Restiamo a farfalla con tutte le vele fuori e procediamo rapidi. La notte passa in continua sorveglianza delle tante navi che navigano in questo tratto di oceano. Il vento aumenta notevolmente alle 3 obbligandoci a ridurre le vele. Strambiamo e ci portiamo più vicini alla costa africana. Il vento poi diminuisce ma ci permette comunque di avanzare veloci fino al mattino.
21/04/2018: 33°16.39N 09° 44.97W (308/294Mn).
Ci svegliamo ancora con una bella giornata di sole, abbiamo il vento in poppa, le vele sono aperte completamente sempre a farfalla e siamo tutti quanti in ottima forma. Facciamo colazione, scarichiamo il meteo che annuncia un calo di vento per questa sera. Peccato perché stavamo andando veramente bene, infatti abbiamo percorso 157Mn nelle ultime 24h e siamo a metà strada.
Stiamo in pozzetto a respirare l’aria pulita e profumata dell’oceano poi facciamo disegni e coloriamo. Torna l’appetito a tutti e per pranzo ci avventiamo su uova strapazzate patate e polenta. Proviamo a pescare ma niente di fatto.
Reva passa il pomeriggio sottocoperta giocando in completa autonomia con le sue bambole, legge, ascolta le fiabe, gioca al bar...e lascia a noi tempo libero in pozzetto per ascoltare musica, leggere, riposare, fare progetti sul futuro ovviamente sempre con un occhio sulla navigazione.
Procediamo in poppa con le vele a farfalla a 6Kt di velocità.
Nel pomeriggio Reva avvista dei delfini che vengono accanto allo scafo di Vagabond e poi vanno a giocare a prua. Li salutiamo, facciamo foto e video mentre Reva li osserva al settimo cielo. Ancora una volta è stata lei ad avvistarli!!
Verso sera attendiamo il calo di vento ma in realtà ci ritroviamo verso le 19 con un N/E di12/15kt che ci permette di avanzare con una bolina larga ad un andatura comunque confortevole. Ceniamo in pozzetto con un bel piatto di pasta al sugo e piselli nel nostro ristorante preferito con terrazza vista oceano davanti a Casablanca...”Capitano, che meraviglia, ma dove ci hai portato stasera!”.
Dopo cena rientriamo sottocoperta giochiamo a carte, leggiamo storie, poi Reva va a dormire mentre Io e Michele ci prepariamo per i turni della notte.
Il vento continua a soffiare sugli 8Kt permettendoci di fare vela con una bolina larga a 5/6kt di velocità. La notte procede tranquilla fino alle 2 quando un cargo da Hong Kong ci obbliga a stare in pozzetto per una buona mezzora per metterci al sicuro da una collisione. I turni proseguono sotto un cielo stellato da togliere il respiro.
22/04/2018: 34°47.03N 07° 42.57W (452/150Mn).
Al punto nave abbiamo percorso 452Mn quindi ci mancano 150 Mn a Gibilterra. Il vento è rimasto leggero ma stabile per tutta la notte permettendoci di procedere a vela fino alle 9 di questa mattina. Ora avanziamo a motore in una mare calmo appena increspato da una dolce onda lunga che viene da lontano.
Bella giornata di sole, facciamo una ricca colazione in pozzetto con pane e nutella. Durante la mattinata avvistiamo stenelle, tartarughe e grossi globicefali. Reva resta ovviamente incollata alle draglie per tutta la giornata chiamando i suoi amici marini:”Globicefali venite!!”
Facciamo motore fino alle ore 14 poi riapriamo le vele grazie ad un leggero N/W che ci permette di avanzare di bolina larga a 5Kt. La giornata procede tranquilla, calda e soleggiata, ci abbandoniamo a letture, giochi e relax. Alle 21 riaccendiamo il motore a 66Mn dalla destinazione. Ci aspetta la parte più impegnativa della navigazione con lo stretto di Gibilterra e il suo intenso traffico di navi.
La notte inizia malamente, un grosso temporale ci segue e aggira con tuoni, fulmini e saette che rischiarano il cielo tutto intorno a noi. Mettiamo gli strumenti di emergenza nel forno e incrociamo le dita sobbalzando ad ogni fulmine ovviamente senza chiudere occhio. Il temporale si perde sulla nostra scia quando a 10Mn da Capo Espartel ci ritroviamo in un immenso campo di pesca con reti a pelo d’acqua (fortunatamente segnalate da boe) praticamente ovunque. Rischiamo di finire in una di queste riuscendo appena in tempo a cambiare direzione. Non è semplice distinguere la fine e la direzione di questi grandi banchi di rete quindi avanziamo lentamente, Michele al timone e io a prua con la torcia a dare il via libera. C’è un campo boe dietro l’altro, procediamo verso la boa con lampeggiante per vedere se la rete parte a destra o a sinistra, a volte i pescatori arrivano con i loro barchini e ci indicano la strada oppure la troviamo noi con la luce. Per un paio di ore saremo impegnati in questa simpatica attività fino a uscire completamente dalla zona di pesca. Siamo congelati!
Alle 3 entriamo nello stretto di Gibilterra in compagnia di un numero impressionante di navi, siamo a motore, in assenza totale di vento e mare piatto mentre Reva in cabina dorme come un angioletto.
23/04/2018: 35°55.67N 05° 38.37W (582/20Mn).
Alle 8 di mattina siamo ancora nello stretto di Gibilterra a 20Mn dall’arrivo. La corrente sfavorevole ci ruba qualche nodo mettendo a dura prova la nostra pazienza già ampiamente provata dagli eventi della notte. Il cielo è grigio e coperto di nuvole. Passiamo Tarifa e salutiamo l’oceano Atlantico che resta sulla scia di Vagabond, siamo tornati in Mediterraneo!
Alle 12:30 buttiamo l’ancora alla Linea de la Concepción. Siamo contenti di questi bei giorni di navigazione ma ancora più contenti di essere finalmente arrivati.
“Ciao Macachi” grida Reva alla vista di Gibilterra. Siamo di nuovo in Mediterraneo!
Ci svegliamo ancora con una bella giornata di sole, abbiamo il vento in poppa, le vele sono aperte completamente sempre a farfalla e siamo tutti quanti in ottima forma. Facciamo colazione, scarichiamo il meteo che annuncia un calo di vento per questa sera. Peccato perché stavamo andando veramente bene, infatti abbiamo percorso 157Mn nelle ultime 24h e siamo a metà strada.
Stiamo in pozzetto a respirare l’aria pulita e profumata dell’oceano poi facciamo disegni e coloriamo. Torna l’appetito a tutti e per pranzo ci avventiamo su uova strapazzate patate e polenta. Proviamo a pescare ma niente di fatto.
Reva passa il pomeriggio sottocoperta giocando in completa autonomia con le sue bambole, legge, ascolta le fiabe, gioca al bar...e lascia a noi tempo libero in pozzetto per ascoltare musica, leggere, riposare, fare progetti sul futuro ovviamente sempre con un occhio sulla navigazione.
Procediamo in poppa con le vele a farfalla a 6Kt di velocità.
Nel pomeriggio Reva avvista dei delfini che vengono accanto allo scafo di Vagabond e poi vanno a giocare a prua. Li salutiamo, facciamo foto e video mentre Reva li osserva al settimo cielo. Ancora una volta è stata lei ad avvistarli!!
Verso sera attendiamo il calo di vento ma in realtà ci ritroviamo verso le 19 con un N/E di12/15kt che ci permette di avanzare con una bolina larga ad un andatura comunque confortevole. Ceniamo in pozzetto con un bel piatto di pasta al sugo e piselli nel nostro ristorante preferito con terrazza vista oceano davanti a Casablanca...”Capitano, che meraviglia, ma dove ci hai portato stasera!”.
Dopo cena rientriamo sottocoperta giochiamo a carte, leggiamo storie, poi Reva va a dormire mentre Io e Michele ci prepariamo per i turni della notte.
Il vento continua a soffiare sugli 8Kt permettendoci di fare vela con una bolina larga a 5/6kt di velocità. La notte procede tranquilla fino alle 2 quando un cargo da Hong Kong ci obbliga a stare in pozzetto per una buona mezzora per metterci al sicuro da una collisione. I turni proseguono sotto un cielo stellato da togliere il respiro.
22/04/2018: 34°47.03N 07° 42.57W (452/150Mn).
Al punto nave abbiamo percorso 452Mn quindi ci mancano 150 Mn a Gibilterra. Il vento è rimasto leggero ma stabile per tutta la notte permettendoci di procedere a vela fino alle 9 di questa mattina. Ora avanziamo a motore in una mare calmo appena increspato da una dolce onda lunga che viene da lontano.
Bella giornata di sole, facciamo una ricca colazione in pozzetto con pane e nutella. Durante la mattinata avvistiamo stenelle, tartarughe e grossi globicefali. Reva resta ovviamente incollata alle draglie per tutta la giornata chiamando i suoi amici marini:”Globicefali venite!!”
Facciamo motore fino alle ore 14 poi riapriamo le vele grazie ad un leggero N/W che ci permette di avanzare di bolina larga a 5Kt. La giornata procede tranquilla, calda e soleggiata, ci abbandoniamo a letture, giochi e relax. Alle 21 riaccendiamo il motore a 66Mn dalla destinazione. Ci aspetta la parte più impegnativa della navigazione con lo stretto di Gibilterra e il suo intenso traffico di navi.
La notte inizia malamente, un grosso temporale ci segue e aggira con tuoni, fulmini e saette che rischiarano il cielo tutto intorno a noi. Mettiamo gli strumenti di emergenza nel forno e incrociamo le dita sobbalzando ad ogni fulmine ovviamente senza chiudere occhio. Il temporale si perde sulla nostra scia quando a 10Mn da Capo Espartel ci ritroviamo in un immenso campo di pesca con reti a pelo d’acqua (fortunatamente segnalate da boe) praticamente ovunque. Rischiamo di finire in una di queste riuscendo appena in tempo a cambiare direzione. Non è semplice distinguere la fine e la direzione di questi grandi banchi di rete quindi avanziamo lentamente, Michele al timone e io a prua con la torcia a dare il via libera. C’è un campo boe dietro l’altro, procediamo verso la boa con lampeggiante per vedere se la rete parte a destra o a sinistra, a volte i pescatori arrivano con i loro barchini e ci indicano la strada oppure la troviamo noi con la luce. Per un paio di ore saremo impegnati in questa simpatica attività fino a uscire completamente dalla zona di pesca. Siamo congelati!
Alle 3 entriamo nello stretto di Gibilterra in compagnia di un numero impressionante di navi, siamo a motore, in assenza totale di vento e mare piatto mentre Reva in cabina dorme come un angioletto.
23/04/2018: 35°55.67N 05° 38.37W (582/20Mn).
Alle 8 di mattina siamo ancora nello stretto di Gibilterra a 20Mn dall’arrivo. La corrente sfavorevole ci ruba qualche nodo mettendo a dura prova la nostra pazienza già ampiamente provata dagli eventi della notte. Il cielo è grigio e coperto di nuvole. Passiamo Tarifa e salutiamo l’oceano Atlantico che resta sulla scia di Vagabond, siamo tornati in Mediterraneo!
Alle 12:30 buttiamo l’ancora alla Linea de la Concepción. Siamo contenti di questi bei giorni di navigazione ma ancora più contenti di essere finalmente arrivati.
“Ciao Macachi” grida Reva alla vista di Gibilterra. Siamo di nuovo in Mediterraneo!