CANARIE-CAPO VERDE

J0 Partenza da Las Palmas(879/0 Mn)
Sabato 18 gennaio 2020 alle 8:03 molliamo gli ormeggi del Muelle Deportivo di Las Palmas mentre il pontone sta ancora dormendo. Il nostro vicino, svegliato dal rumore del motore, esce in pozzetto ancora in pigiama per salutarci e augurarci buon vento. Il sole appena sorto illumina il porto e tutta la città di un magnifico color dorato. Salutiamo Gran Canaria e Las Palmas e la ringraziamo di cuore per le belle esperienze e gli incontri che ci ha regalato.
È una bella giornata di sole con un cielo limpido, senza nuvole e di un azzurro intenso. Usciti dal porto, avanziamo a motore nelle prime miglia di allontanamento per circa 1 ora poi possiamo finalmente aprire le vele e procediamo di bolina larga. Ci lasciamo trasportare dal vento e dal mare attenti ad assaporare le prime sensazioni che ci regala questa navigazione dopo una lunga pausa a terra. Osserviamo la costa dell’isola sfilare accanto allo scafo e questo ci porta a ricordare i luoghi visitati e le belle giornate condivise con amici e famigliari. Abbiamo la randa e il genova aperti completamente, veleggiamo di bolina a 5kt di velocità. Una volta scapolata punta Arinaga facciamo rotta verso sud e quindi procediamo comodamente al gran lasco. Siamo tranquilli, sdraiati tutti in pozzetto a raccontarci storie, a guardare il cielo pieno di aerei che incrociano le loro rotte, a fare micro-sonni mentre lasciamo che il corpo si adatti dolcemente alla navigazione. Alle 14 abbiamo percorso 30Mn con un vento NE di 14Kt, un onda moderata e un andatura gradevole. Il pomeriggio passa tra coccole, lettura di Harry Potter 4, scuola e giochi. Alle 20 quando facciamo il punto nave abbiamo percorso 67Mn il vento è sempre NE ma è aumentato a 20/23Kt . Dopo cena usciamo tutti in pozzetto ad ammirare il cielo, una stellata impressionante appare davanti ai nostri occhi e ci lascia senza parole. L’assenza di luna e di ogni altra forma di luce fa si che anche le stelle meno luminose brillino in modo intenso al punto da non permetterci di riconoscere le solite costellazioni. Con tempo, impegno e fatica  riusciamo però ad individuare il Carro, Cassiopea, la cintura di Orione e due belle stelle cadenti. Si sta bene fuori ma è tardi quindi portiamo Reva a dormire ed iniziamo i nostri turni di notte. Michele fa il primo turno di 3 ore fino a mezzanotte poi inizio io fino alle 3 e via di seguito. Il vento è rinforzato a 25/28Kt quindi prendiamo una mano alla randa. La barca avanza veloce con una media di 7/9 kt di velocità, è stabile e ogni tanto parte in surf sulle onde a 12/14kt. Teniamo sotto controllo anche il traffico di navi che per ora è piuttosto tranquillo. Siamo belli coperti con giacca e cappello perché l’aria è bella frizzante. La notte procede senza problemi.
J1  26°03.27N  17°11.91W (712/167 Mn)
Domenica 19 gennaio alle 8 facciamo il punto nave delle 24h, abbiamo percorso 167Mn. La navigazione procede sempre in poppa rapida e stabile con randa piena e genova tangonato. Facciamo colazione in pozzetto mentre un numeroso gruppo di stenelle climene e maculate vengono a saltare e giocare a prua. Reva è entusiasta e grida ad ogni loro salto. Abbiamo un piccolo problema con il pilota automatico che fortunatamente Michele risolve velocemente(un filo si era scollegato). Aggiorniamo il diario di bordo di Reva dove registra tutti i dati sul meteo, vento, mare, pressione, miglia percorse e avvistamenti fatti. Nel mezzogiorno il vento diventa più E, togliamo il tangone, apriamo il genova e procediamo sempre a 7Kt. Pranziamo in pozzetto con una bella piadina prosciutto, formaggio e pomodorini...come dice Reva “Delicius!”. Nel pomeriggio il cielo si vela di nuvole, Michele è al timone mentre noi avvistiamo una tartaruga gigante sfilare proprio accanto allo scafo. Reva fa scuola e poi si mette a guardare i suoi fumetti tranquilla nella sua cabina. Verso sera il cielo si apre e assistiamo ad un bellissimo tramonto che tinge il cielo di rosso. Mettiamo il tangone e prendiamo una mano alla randa perché il vento è rinforzato. Mentre Reva dorme iniziamo i turni della notte. Sono sola in pozzetto, il cielo stellato è magnifico, il silenzio e il buio mi avvolgono, nel mare compaiono qua e là macchie fluorescenti, l’aria è profumatissima...assaporo la dolce pace di questo momento.
J2  23°38.62N  18°51.55W (539/340 Mn)
Lunedi 20 gennaio alle 8 facciamo il punto nave, abbiamo percorso 340Mn. È una bella giornata di sole, l’equipaggio è in ottima forma, la navigazione procede confortevole e veloce. La mattinata procede tra scuola, giochi e letture. Procediamo sempre in poppa con un NE 15/20 kt che rinforza nel pomeriggio, avanziamo a 7/8kt di velocità con una rotta di 217°.
La notte passa tranquilla senza nessun avvistamento di navi, procediamo rapidi e veloci sempre con questo NE 20kt. 


J3  21°24.60N  20°54.96W (362/517 Mn)
Martedì 21 gennaio alle 8:07 facciamo il punto, abbiamo percorso 517Mn ( 170Mn nelle 24h). È un’altra bella giornata di sole, proseguiamo rapidi  la nostra rotta verso Sud con il vento sempre NE di 15Kt. Facciamo tutti insieme una deliziosa colazione in pozzetto con pane nero e brie che ci riempie di gioia! Ammiriamo il paesaggio illuminato dai raggi rosati del sole che sorge. Non abbiamo più avvistato stenelle, altri animali marini o navi. Reva aggiorna il suo diario di bordo e facciamo un po' di scuola. Con nostra grande sorpresa poi troviamo a bordo un pesce volante rimasto impigliato nella notte sotto la zattera di salvataggio. Lo prendiamo e prima di ridarlo al mare lo studiamo e lo osserviamo attentamente affascinati dalle sue ali che gli permettono di coprire in volo anche grandi distanze. Il sole è bello caldo quindi restiamo tutti in pozzetti a farci scaldare. Michele e io siamo sdraiati in pozzetto mentre Reva gioca con il pongo regalato dalla zia Laura sforna pizze, focacce, crepes e croisant per tutti. Arriva mezzogiorno e il nostro appetito solleticato da tante prelibatezze mi obbliga ad andare a preparare il pranzo. Ci regaliamo un cous cous con pollo, mozzarella, pomodorini, olive e patate saltate al chimichiurri….Mmmmmm che delizia!
La notte passa tranquilla con vento regolare sui 18Kt senza navi o fastidi. Al cambio turno della mezzanotte ci fermiamo un po' insieme in pozzetto a chiacchierare, mangiare due pistacchi e contemplare questo cielo stellato in totale relax.
J4 19°23.84N  23°02.71W (191/688 Mn)
Mercoledì 22 gennaio alle 8:28 facciamo il punto, abbiamo percorso 688Mn. In mattinata un forte rumore ci richiama in pozzetto, il tangone si è sganciato dall’albero a causa della rottura dell’anello che lo teneva . Arrotoliamo velocemente la vela di prua e fissiamo il tangone allo scafo. Ora procediamo con randa e genova pieno con rotta 209°. Ogni mattina riusciamo a scaricare il meteo che ci conferma questo vento favorevole fino al nostro arrivo. Dopo qualche giorno di solitudine raggiungiamo una barca a vela francese che sta facendo la nostra rotta verso Capo Verde. Nel pomeriggio fa caldo quindi ci mettiamo in canottiera sul fianco della barca a respirare l’aria, prendere il sole e farci scompigliare i capelli dal vento. Cantiamo, giochiamo e ridiamo in allegria. Si sta veramente bene! Quando l’aria si rinfresca al finire del pomeriggio scendiamo sottocoperta e continuiamo le nostre letture. Dopo cena iniziamo i turni di notte con il vento che rinforza infatti procediamo a 8kt di velocità. La notte prosegue senza problemi ad eccezione di una petroliera cinese che incrocia la nostra rotta però passandoci dietro. Dove starà andando?
J5 17°27.41N  24°43.36W (167/712 Mn)
Giovedì 23 gennaio al nostro risveglio abbiamo percorso 712Mn quindi restano 33Mn a Capo Verde. Siamo molto contenti di questa distanza perché ci permetterà di atterrare sull’isola di Sao Vicente nel primo pomeriggio e quindi con la luce. Il vento doveva calare invece è ancora sui 15/18Kt e ci spinge velocemente verso la nostra destinazione. La giornata è bella e la temperatura inizia ad essere proprio gradevole. Avvistiamo finalmente terra, è l’isola di Sant Antao con rocce rosse di terra brulla a picco sul mare è ben visibile per le sue alte vette. Vediamo anche dei pesci volanti scappare al passaggio di Dumas e siamo tutti d’accordo nel dire che è molto più bello vederli in mare che rinsecchiti in pozzetto! Avvistiamo poi  una bombola del gas, bottiglie e altri contenitori, segni inequivocabili che esemplari di Homo sapiens sapiens sono nei paraggi. Reva è felicissima perché finisce la lettura in autonomia del suo primo libro:Giulio Coniglio e il pic-nic con la balena. Festeggiamo!
Occupiamo come possiamo il tempo che ci separa dall’atterraggio perché come sempre entriamo in uno stato di trepidazione che rende lentissime le ultime miglia. Il vento ci abbandona per un oretta e procediamo a motore poi ritorniamo a vela e navighiamo veloci tra le isole. Siamo in pozzetto ad assaporare il momento e approfittiamo per osservare la costa di queste belle isole che lasciano intuire la loro natura selvaggia.
Arriviamo finalmente a Sao Vicente e alle 14:45 buttiamo l’ancora nella baia di Mindelo (16°53.07N  24°59.69W) dopo 879 Mn  e 5 giorni di spendida navigazione. Grazie Dumas!



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