Venerdì 29 gennaio il nostro cuore accelera il suo battito quando vediamo ancorare giusto accanto a noi Vagabond e il suo nuovo equipaggio. Non è una sorpresa in realtà perché siamo in contatto con loro e approfittando di un passaggio a Le Marin abbiamo organizzato un aperitivo insieme. Nonostante questo vederla dopo tanto tempo a poche miglia da noi ci ha comunque emozionato. Vagabond che ora batte bandiera francese è impegnata in un giro dell’Atlantico con questa bella famiglia: Thomas, Eleonore, Olivia et Augustin.
Sabato sera armati di un tagliere di pizza saliamo a bordo di Vagabond e con una certa emozione la visitiamo ricostruendo, come pezzi di un puzzle, il ricordo di quanto il tempo aveva cancellato. I nuovi proprietari non l’hanno modificata molto ma piuttosto sistemato e rifatto quanto necessario per preparala alla navigazione. Inutile dire che ci siamo sentiti subito a casa. Abbiamo passato anni meravigliosi e tante belle esperienze con questa barca ed è inevitabile che ci sentiamo in qualche modo legati a lei. Siamo però altrettanto felici di sapere che è nelle mani di ottime persone che la fanno navigare, che si occupano di lei e che, come noi, si sentono in sicurezza e in completa armonia con questa bella barca. Dumas è la sua sorella maggiore, il progetto è lo stesso (Randonneurs 1200 di M. Lombard) anche se ha alcune differenze dovute alla personalizzazione fatta per la coperta e gli interni. Possiamo dire di essere molto soddisfatti della nostra nuova barca che non manca in nulla e anzi soddisfa qualche piccola ma personale esigenza in più.
Reva conosce Olivia e Augustin, i bambini di bordo, che fanno subito amicizia e passano la serata tra giochi e risate. Noi abbiamo finalmente l’occasione di conoscere meglio Thomas ed Eleonore con i quali ci sentiamo subito in sintonia. Ci raccontano della preparazione della barca tra confinamento totale ed emergenza Covid, della prima parte del loro viaggio, della traversata e delle successive navigazioni. La serata prosegue divertente e piacevole tra petit- punch, pizza e pollo colombo. Siamo davvero contenti di saperli soddisfatti di Vagabond (non avevamo dubbi!), di sentirli entusiasti dell’avventura che stanno vivendo e di ascoltare il programma serrato dei loro prossimi mesi. Ci rivediamo come eravamo ormai 10 anni fa! Il loro entusiasmo è un balsamo per noi che proprio in questo momento stiamo vivendo una pausa forzata che poteva compromettere in modo irreversibile il nostro viaggio. Certo non sarebbe stata la fine del mondo, avremmo semplicemente cambiato stile di vita ma evidentemente questo è un passo che ancora non ci sentiamo di fare. La pandemia poi sta complicando le cose, rendendo difficoltoso, a volte impossibile, a volte caro o rischioso muoversi. Pianificare bene gli spostamenti sta diventando importante, mentre noi da sempre “ci siamo lasciati portare dal vento” e cioè abbiamo cambiato spesso la nostra rotta per seguire esperienze o raggiungere opportunità che si sono presentate lungo il cammino. Tante sono le variabili in gioco e gli interrogativi che ci hanno portato a rallentare nella speranza di capire un po' meglio quello che potrebbe succedere. Questo incontro però ci sveglia dal nostro torpore, ci fa riflettere, ci fa venir voglia di rimetterci in navigazione e proseguire il viaggio. Ora più che mai siamo determinati ad approfittare ancora di più delle opportunità che questa vita ci offre perché siamo consapevoli che non sarà così per sempre.
La mattina seguente vengono a visitare Dumas, passeremo una mattinata insieme piena di chiacchere prima di vederli salpare verso Carriacou. Li salutiamo dal ponte e li osserviamo diventare sempre più piccoli sull’orizzonte.
Che meraviglioso incontro! Questo ci ricorda il motivo principale per cui siamo in viaggio: incontri speciali. Due soli giorni insieme eppure ci sentiamo così arricchiti, come ricaricati di energia e vitalità.
Grazie infinite a Vagabond e al suo nuovo equipaggio per averci ricordato chi siamo e quello che ci fa stare bene.
Buon vento quindi a tutti “Les Randonneurs” !
