Saint- Martin Un anno dopo!

Siamo a Saint-Martin esattamente dove eravamo un anno fa quando il Covid è sbarcato per la prima volta alle Antille paralizzando tutto e tutti con il suo lockdown totale. Stessa isola, stesso ancoraggio, stessa chiusura al turismo ma fortunatamente, almeno per ora, senza lockdown. Ricordo bene la preoccupazione  per la famiglia e gli amici in Italia che ci aveva paralizzati sicuramente più della preoccupazione per noi stessi. Il nemico era qualcosa di nuovo, ancora sconosciuto e faceva terribilmente paura. Tutti penso abbiamo smesso per un po' di fare progetti o pensare al domani tesi unicamente a scamparla a questo surreale presente. Noi dopo tre mesi bloccati in questa isola abbiamo deciso di mettere in standby ogni progetto e fermarci un anno ai Caraibi per vedere come si sarebbero sviluppate le cose. La stagione dei cicloni passata nell’isola di Carriacou (covid free!) si è rivelata un ottima scelta che ci ha permesso di vivere ancora tante belle esperienze e incontri importanti. Ora però siamo tornati al punto di partenza. Un anno è passato e non sono cambiate di  molto le cose, il virus esiste, circola,si trasforma, infetta e credo che abbiamo tutti capito che dovremo imparare a vivere e convivere con questa realtà. La speranza ovviamente è che la scienza sappia presto aiutarci e mettere questo virus veramente sotto controllo. Nel frattempo dobbiamo imparare a vivere proteggendo noi e gli altri, facendo delle scelte consapevoli anche nelle piccole cose, ma comunque continuando a vivere il nostro presente e magari facendo persino progetti per il domani. Potersi proiettare in progetti futuri, dai più semplici ai più importanti, ci sta facendo davvero bene indipendentemente dalle possibilità concrete di trasformarli in realtà. Lasciateci sognare!
Nel frattempo, approfittando della ritrovata libertà di movimento che ci era stata negata la volta precedente, ci impegneremo nell’esplorazione dell’isola e dintorni via mare come via terra.
Per cominciare facciamo una grande festa di “Natale” (in marzo!) con i nostri amici Sophie e Alain della barca Patago. Reva li chiama zii proprio perché possiamo considerarli senza ombra di dubbio parte della famiglia. La loro dolcezza è senza confini basti pensare che hanno preparato mille regali per Reva che poi hanno appeso su una drizza facendoli penzolare quindi dalla testa dell’albero fino al ponte. Reva è ovviamente rimasta senza parole poi ha recuperato la drizza e messo un regalo alla volta dentro un grosso secchio. Il resto della serata lo ha passato a scartare regali e ringraziare gli zii...cosa che tra l’altro ci ha permesso di fare un aperitivo assolutamente indisturbati! Ritrovarli è sempre un vero piacere. Passeremmo ore ad ascoltarli mentre ci raccontano dei loro viaggi, delle navigazioni in tutto il mondo, delle persone che hanno incontrato o di quando son arrivati qui 30 anni fa… Probabilmente il fatto di avere la famiglia lontana ci fa apprezzare ancora di più questi incontri pieni di tenerezza, sempre più rari, che ci fanno sentire bene.
Appena sbarchiamo andiamo subito a rivedere il piccolo forte Saint Louis che domina Marigot, del forte ormai rimane ben poco ma è sempre un punto panoramico meraviglioso. Le iguane verdi e marroni sono numerose, sui muri o appese agli alberi estremamente occupate a mangiare. Facciamo poi un giro per Marigot che non è cambiate di molto in questi ultimi sei mesi. Sui muri della città troviamo la nuova mostra fotografica “Face of Saint-Martin” frutto del concorso svolto l’anno scorso. Mi piace fermarmi a guardare questi volti giganti di persone ordinarie eppure così interessanti. Cosa si nasconde dietro un volto? Quante storie potrebbero raccontare…
L’unica vera novità è una nuova associazione, Waal Art Saint-Martin, che si sta impegnando a colorare l’isola con numerosi murales e disegni allegri che ci piace scoprire per caso passeggiando per le vie di Marigot. Insomma tra fotografia e art street possiamo dire che l’isola si impegna a promuovere l’arte in tutte le sue forme.
Siamo al forte Saint Louis mentre il sole tramonta colorando di riflessi dorati tutta l'isola, respiriamo a fondo e gioiamo di una pace finalmente ritrovata. Siamo contenti di essere qui, nonostante le cose non siano cambiate come avremmo tanto voluto. Siamo contenti di questo presente e cercheremo, al limite del possibile, di viverlo pienamente assaporandone ogni istante... “Chi vuol esser lieto, sia, di doman non v’è certezza!”


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