Giovedì 10/09/09 Alle 9:30 lasciamo la banchina di Port St Louis dopo aver salutato Claude il capitano di Toustem rientrato a giugno da 12 anni di navigazione nell'Atlantico. E' una bellissima persona, molto cordiale e disponibile che ci ha dato preziose informazioni per il nostro viaggio.
Rotta 208° destinazione le Baleari. Passiamo una buona giornata di navigazione sotto un tiepido sole di settembre con una brezza molto fresca.
Alle 20:00 il sole tramonta. Abbocca un pesce! Allora corri al mulinello, tira, prendi la fiocina, apri il retino, recupera l'alcool...il pesce si è liberato! Peccato doveva essere piuttosto grosso perché tirava come un disperato.
Si fa buio dopo 10 minuti un'altro pesce abbocca, allora si ripete la scena di prima ma più veloce. Riusciamo a portarlo fin sotto la barca: è un tonnetto di almeno 5 kg. Siamo pronti con fiocina, retino e alcool e poi...lui ci guarda con quel suo occhione.
"Ma come è bello. Poverino. In frigo non c'è posto. Ma poi dobbiamo pulirlo con il buio..." la nostra esitazione permette al tonno di liberarsi. Meno male!
Siamo ancora troppo cittadini, abituati a trovare il pesce nelle vaschette del supermercato. Per ora va bene così.
Ma quanto era bello!!
Venerdì 11/09/09
Ci svegliamo con un bel sole e vento da Nord di 15 nodi. Usiamo il Gennaker e sotto raffiche superiamo i 10 nodi
Verso sera iniziano una serie di incontri speciali:
un gruppo molto numeroso di delfini ci avvicina facendo salti e spruzzi a prua.
Avvistiamo un animale scuro e lungo che fa spruzzi d'acqua purtroppo è lontano e non capiamo esattamente cosa sia.
Una libellula ci fa compagnia mentre osserviamo questo mare dorato.
Ci gustiamo linguine al pomodoro mentre cala il sole pronti per la notte e i suoi turni di guardia.
Sabato 12/09/09
Peschiamo il nostro primo pesce!
Sempre intorno alle 20 abbocca un bellissimo Dorado un pesce che in acqua ha brillanti colori dorati, argentei e azzurri (che scompaiono appena tirato fuori dall'acqua).
Questa volta lo prendiamo tutti elettrizzati. La gioia lascia il posto al momento della sua pulizia. Non siamo ancora pratici e iniziamo la manovra con goffi tentativi e alla fine stiviamo in frigo questo bel pescione che mangeremo domani per festeggiare l'arrivo a Ibiza.
Domenica 13/09/09
Alle prime ore del mattino siamo ormai vicinissimi alla costa e il profumo del pino marittimo riempie l'aria.
Alle 6:30 ancoriamo a Ibiza a San Antonio è tutto buio e sfiniti ci buttiamo a letto.
Dormiamo fino alle 11 e al risveglio ci si presenta una città molto costruita, con tanti hotel e palazzoni sotto un cielo grigio con nuvole cariche di pioggia.
Ci concediamo un bagno in quest'acqua caldissima. Piove!
Cuciniamo il nostro pesce nel forno con patate e cipolle. Davvero squisito ha una carne bianca molto saporita.
Le nuvole passano e arriva qualche raggio di sole, il sonno e l'ottimo pranzo ci mettono di buon umore.
Ascoltiamo i rumori da terra: le macchine, le voci, le moto le sirene che dopo 3 giorni di mare ci fanno uno strano effetto. Li percepiamo come qualcosa di diverso di lontano!
Nel pomeriggio scendiamo a terra per visitare la città.
Palazzoni, vie piene di bar e coloratissimi locali per turisti, pub di ogni genere, ragazzi e ragazze in strada con birre in mano e musica ad alto volume ovunque...insomma una città totalmente riservata al turismo di giovani (per lo più inglesi) attratti dalle immense discoteche e le numerose attività notturne. Torniamo in barca dove ci aspetta birra e pizza.
Come prevedibile musica per tutta la notte ad altissimo volume e barche che sfrecciano a destra e sinistra: dormiamo con un occhio aperto e uno chiuso!!
Lunedì 14/09/09
Scendiamo a terra e troviamo un collegamento Wi-Fi per scaricare la posta e soprattutto il meteo.
Rientriamo in barca per pianificare il prossimo spostamento.
Martedì 15/09/09 A 00:12 partiamo per Cartagena. Lasciamo Ibiza mentre tuoni e fulmini illuminano il cielo alle nostre spalle.
Fino alle 4 proseguiamo sotto un cielo pieno di minacciosi nuvoloni scuri, lasciando acqua e saette dietro di noi, poi a destra, a sinistra ma inevitabilmente finiamo in mezzo a un temporale.
E' buio pesto, piove a dirotto, le onde ci fanno ballare da una parte all'altra e l'oscurità ci permette di anticipare solo le più grosse (grazie al bagliore della schiuma che le domina), fulmini, saette e per concludere un sacco di navi!Tutto questo fino al mattino.
"Sembrava di stare in una lavatrice!" l'appropriato commento di Michele, scampato il pericolo.
La navigazione procede tutto il giorno sotto l'acqua!
A metà pomeriggio smette di piovere e ci regala alcune ore di sole provvidenziali per l'umore dell'equipaggio. Ci liberiamo delle ingombranti cerate e ci lasciamo scaldare da questo meraviglioso calore.
Mercoledì 16/09/09
Alle 8:00 ormeggiamo nel porto di Cartagena. Il Marina è molto accogliente e per noi (che andiamo in porto raramente) è come essere in un hotel 5 stelle: acqua, corrente e wi-fi in banchina, doccia e lavanderia. Messe al sole ad asciugare cerate, scarpe e vestiti fradici ci concediamo subito una lunga doccia calda. Piccoli grandi piaceri della vita a terra!
Scopriamo di essere capitati nel bel mezzo della famosa regata Audi MedCup che proprio a Cartagena conclude il suo circuito dopo Alicante, Marsiglia, Cagliari e Portimao. Due classi competono: la serie TP52 (13 barche 1 sola italiana) e la GP42 (6 barche 2 italiane e 4 spagnole).
Ci fermeremo sicuramente fino a venerdì, a causa di un forte vento da Sud previsto per i prossimi giorni, e meteo permettendo ci rimetteremo in marcia.
Rotta 208° destinazione le Baleari. Passiamo una buona giornata di navigazione sotto un tiepido sole di settembre con una brezza molto fresca.
Alle 20:00 il sole tramonta. Abbocca un pesce! Allora corri al mulinello, tira, prendi la fiocina, apri il retino, recupera l'alcool...il pesce si è liberato! Peccato doveva essere piuttosto grosso perché tirava come un disperato.
Si fa buio dopo 10 minuti un'altro pesce abbocca, allora si ripete la scena di prima ma più veloce. Riusciamo a portarlo fin sotto la barca: è un tonnetto di almeno 5 kg. Siamo pronti con fiocina, retino e alcool e poi...lui ci guarda con quel suo occhione.
"Ma come è bello. Poverino. In frigo non c'è posto. Ma poi dobbiamo pulirlo con il buio..." la nostra esitazione permette al tonno di liberarsi. Meno male!
Siamo ancora troppo cittadini, abituati a trovare il pesce nelle vaschette del supermercato. Per ora va bene così.
Ma quanto era bello!!
Venerdì 11/09/09
Ci svegliamo con un bel sole e vento da Nord di 15 nodi. Usiamo il Gennaker e sotto raffiche superiamo i 10 nodi
Verso sera iniziano una serie di incontri speciali:
un gruppo molto numeroso di delfini ci avvicina facendo salti e spruzzi a prua.
Avvistiamo un animale scuro e lungo che fa spruzzi d'acqua purtroppo è lontano e non capiamo esattamente cosa sia.
Una libellula ci fa compagnia mentre osserviamo questo mare dorato.
Ci gustiamo linguine al pomodoro mentre cala il sole pronti per la notte e i suoi turni di guardia.
Sabato 12/09/09
Peschiamo il nostro primo pesce!
Sempre intorno alle 20 abbocca un bellissimo Dorado un pesce che in acqua ha brillanti colori dorati, argentei e azzurri (che scompaiono appena tirato fuori dall'acqua).
Questa volta lo prendiamo tutti elettrizzati. La gioia lascia il posto al momento della sua pulizia. Non siamo ancora pratici e iniziamo la manovra con goffi tentativi e alla fine stiviamo in frigo questo bel pescione che mangeremo domani per festeggiare l'arrivo a Ibiza.
Domenica 13/09/09
Alle prime ore del mattino siamo ormai vicinissimi alla costa e il profumo del pino marittimo riempie l'aria.
Alle 6:30 ancoriamo a Ibiza a San Antonio è tutto buio e sfiniti ci buttiamo a letto.
Dormiamo fino alle 11 e al risveglio ci si presenta una città molto costruita, con tanti hotel e palazzoni sotto un cielo grigio con nuvole cariche di pioggia.
Ci concediamo un bagno in quest'acqua caldissima. Piove!
Cuciniamo il nostro pesce nel forno con patate e cipolle. Davvero squisito ha una carne bianca molto saporita.
Le nuvole passano e arriva qualche raggio di sole, il sonno e l'ottimo pranzo ci mettono di buon umore.
Ascoltiamo i rumori da terra: le macchine, le voci, le moto le sirene che dopo 3 giorni di mare ci fanno uno strano effetto. Li percepiamo come qualcosa di diverso di lontano!
Nel pomeriggio scendiamo a terra per visitare la città.
Palazzoni, vie piene di bar e coloratissimi locali per turisti, pub di ogni genere, ragazzi e ragazze in strada con birre in mano e musica ad alto volume ovunque...insomma una città totalmente riservata al turismo di giovani (per lo più inglesi) attratti dalle immense discoteche e le numerose attività notturne. Torniamo in barca dove ci aspetta birra e pizza.
Come prevedibile musica per tutta la notte ad altissimo volume e barche che sfrecciano a destra e sinistra: dormiamo con un occhio aperto e uno chiuso!!
Lunedì 14/09/09
Scendiamo a terra e troviamo un collegamento Wi-Fi per scaricare la posta e soprattutto il meteo.
Rientriamo in barca per pianificare il prossimo spostamento.
Martedì 15/09/09 A 00:12 partiamo per Cartagena. Lasciamo Ibiza mentre tuoni e fulmini illuminano il cielo alle nostre spalle.
Fino alle 4 proseguiamo sotto un cielo pieno di minacciosi nuvoloni scuri, lasciando acqua e saette dietro di noi, poi a destra, a sinistra ma inevitabilmente finiamo in mezzo a un temporale.
E' buio pesto, piove a dirotto, le onde ci fanno ballare da una parte all'altra e l'oscurità ci permette di anticipare solo le più grosse (grazie al bagliore della schiuma che le domina), fulmini, saette e per concludere un sacco di navi!Tutto questo fino al mattino.
"Sembrava di stare in una lavatrice!" l'appropriato commento di Michele, scampato il pericolo.
La navigazione procede tutto il giorno sotto l'acqua!
A metà pomeriggio smette di piovere e ci regala alcune ore di sole provvidenziali per l'umore dell'equipaggio. Ci liberiamo delle ingombranti cerate e ci lasciamo scaldare da questo meraviglioso calore.
Mercoledì 16/09/09
Alle 8:00 ormeggiamo nel porto di Cartagena. Il Marina è molto accogliente e per noi (che andiamo in porto raramente) è come essere in un hotel 5 stelle: acqua, corrente e wi-fi in banchina, doccia e lavanderia. Messe al sole ad asciugare cerate, scarpe e vestiti fradici ci concediamo subito una lunga doccia calda. Piccoli grandi piaceri della vita a terra!
Scopriamo di essere capitati nel bel mezzo della famosa regata Audi MedCup che proprio a Cartagena conclude il suo circuito dopo Alicante, Marsiglia, Cagliari e Portimao. Due classi competono: la serie TP52 (13 barche 1 sola italiana) e la GP42 (6 barche 2 italiane e 4 spagnole).
Ci fermeremo sicuramente fino a venerdì, a causa di un forte vento da Sud previsto per i prossimi giorni, e meteo permettendo ci rimetteremo in marcia.