BRASILE: Igreia do Trinidade

Giovedì 18/02/2010
Alle 18 ci incontriamo con Bira che ci accompagna alla Chiesa della Trinidade per la messa che tutti i giovedì sera si tiene con le persone di strada.
Questa comunità è gestita da Henrique (della svizzera francese) che dal 1988 vive con la gente di strada come uno di loro, dopo aver abbandonato fama d`artista e denaro. Dal 1991 è a Salvador e organizza attività di recupero sviluppando il lato artistico e creativo delle tante persone che vivono nella Rua.
La chiesa è diroccata e sorge vicino al povero quartiere di San Joaquim.
Quando entrimo la chiesa è ancora vuota. Delle panche sono disposte in modo da formare un circolo, nel centro sopra tappeti colorati piccoli sgabelli in legno formano un cerchio dove si siedono Henrique, un sacerdote e il coro. Di fronte a noi una grande scritta colorata: RUA.
Piano piano la chiesa si riempe. Persone di strada e non si mescolano assieme.
Bira (che parla perfettamente l`italiano) ci spiega che è possibile vivere con loro per un pò di tempo dormendo per terra nella chiesa. Lui ha voluto passare con loro una settimana e la ricorda come un esperienza molto forte.
Chi è presente per la prima volta si deve presentare. "sono Michele vengo dall`Italia", "sono Lara vengo dall`Italia".
La messa si svolge tra canti al dolce suono della chitarra mentre 2 gatti si aggirano per la chiesa tra le carezze di Henrique e del sacerdote.
C`è molta partecipazione.
Passano tra di noi e fanno con la cenere una croce sulla testa di ciascuno. Alla comunione intingiamo l`ostia in un bicchiere di vino. Il momento della pace è un momento unico che ci colpisce molto. Ciascuno abbraccia l`altro con calore e vivo sentimento e si scambia la "Paz de Deu". Non finiamo fino a quando ciascuno non avrà abbracciato tutti i presenti. Il cuore si colma di gioia. Un momento di grande emozione dove senti viva la solidarietà tra le persone. Non mi ero mai sentita in comunione con il mondo come in quel momento!
Finita la messa mangiano tutti assieme una zuppa fumante.
Quando usciamo dalla chiesa è buio e il quartiere non è dei migliori. Fermiamo un bus e andiamo a casa di Bira vicino a Campo grande.
Bira vive con l`amica Zeni, anche lei insegnante di teatro, in un appartamento di un grande palazzone che ha una splendida vista su tutta la baia.
Con orgoglio ci mostra la casa che è la sua prima sistemazione in autonomia dalla famiglia
Zeni ha invitato quattro amici francesi e una brasiliana e con noi tre riempiamo la casa.
Bira cucina per tutti una pasta al sugo di tonno. Squisita!
La accompagniamo con due bottiglie di ottimo rosso cileno.
Nel mese di gennaio dell`anno scorso Bira è stato in Italia con la Pina, ci mostra le foto e ci racconta del suo viaggio. Gli occhi si illuminano mentre parla dell`italia che tanto ama.
Due dei ragazzi francesi dimostrano chiaramente di non sopportare gli italiani. "il vino e il formaggio francesi sono migliori...le donne sono migliori...il calcio è migliore..." Comincia subito una guerra Francia=Italia sulle bellezze storiche con da una parte loro e dall`altra Bira che con i suoi video dell`Italia li bombarda con "ma voi non avete il colosseo, non avete piazza di spagna...e la fontana di Trevi?Io adoro la fontana di Trevi..." Noi non mettiamo becco e ridiamo del fervore di Bira nel difendere il nostro paese. Conclude dicendo che il vino francese sarà buono ma lui preferisce il vino italiano.
Dichiariamo un armistizio con tre giri di cognac flambe (solo gli uomini), jegermaister e per concludere un delizioso cioco cognac preparato da Zeni.
La serata prosegue tra risate e scherzi fino alle 3:00, è pericoloso mettersi in strada a quest`ora perciò ci fermiamo tutti a dormire lì.

Grazie Bira per questa serata che non dimenticheremo mai!