BRASILE: ITAPARICA

Mercoledì 03/02/2010
Lasciamo il porto alle prime ore del mattino. Un vento leggero ci spinge lentamente verso l`isola di Itaparica distante 20 miglia da Salvador.
Alle 13 ancoriamo davanti alla città situata nella zona Nord Ovest dell`isola.
L`acqua è chiara e ci buttiamo subito in mare. È caldissima.
Dopo tanti giorno di porto e di città siamo contenti di essere finalmente in mezzo alla natura.
Birra e formaggio mentre ci gustiamo il tramonto.
Giovedì 04/02/2010
Sbarchiamo per scoprire quest'isola e lasciamo il tender vicino al marina.
Per prima cosa andiamo a visitare la fonte di acqua minerale dell`isola che gustiamo con vero piacere. Non capiamo come mai in Brasile si ha sempre sete anche subito dopo aver bevuto!!
Facciamo due passi per il centro della cittadina. Le case sono colorate e piene di decori. Tutto è molto ordinato e pulito. Le persone cordiali e tranquille. Arriviamo nella grande piazza del mercato piena di bancarelle di frutta, verdura e carne. Su una parete è stata riprodotta la baia de Todosa os Santos.
Un giretto sul lungomare ci permette di vedere le loro barche colorate che usano per muoversi e per pescare nella baia.
Il sole è forte e con i suoi 30 gradi costanti toglie il respiro. Persino il cane non potendone più si immerge nell'acqua alla ricerca di un pò di refrigerio.
Incontriamo una graziosa piazzetta piena di gelaterie, bar e ristoranti dove tutti i venerdì sera fanno festa con musica e balli. Ogni occasione è buona per festeggiare!
Leggiamo che dal 1540 vennero portati in Brasile dai 4 ai 5 milioni di schiavi. Dopo vere e proprie "battute di caccia al nero" nei paesi dell'Africa del sud e più tardi dell'ovest, gli schiavi venivano imbarcati per il Brasile stipati e incatenati nelle stive delle navi. Quelli che sopravvivevano al viaggio disumano attraverso l`oceano venivano scaricati proprio a Itaparica. Qui passavo il tempo necessario per riprendere le forze e seguire il catechismo. Dopo il battesimo, venivamo marchiati a fuoco e venduti a Salvador nel Mercato Modelo.
Venerdi 05/02/2010
Andiamo a terra per riempire le taniche e tutte le bottiglie che abbiamo alla fonte.
La sera siamo per un aperitivo nella barca di Fred e Stefany la coppia di francesi che abbiamo conosciuto a Dakar e con cui abbiamo festeggiato il natale a Capo Verde.
Tra una Caipirinha e l`altra ci raccontano la loro storia. Scenderanno per fare lo stretto di Magelleno e risalire verso le marchesi. Ci auguriamo di rincontrarci in qualche isola sperduta del Pacifico.
Sabato 06/02/2010. All`alba mentre il sole sorge tingendo tutto di rosa, lasciamo questa isola per far rotta nuovamente su Salvador.
Ci aspetta la nostra missione umanitaria in Brasile.


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