GRECIA: CORFU

Sbarchiamo a Corfù (in greco, Kérkyra) un'isola greca, nel mar Ionio, posta di fronte alle coste della Grecia sul confine con l'Albania. Wikipedia ci insegna che è separata dalla terra ferma da uno stretto di larghezza variabile dai 3 ai 25 km. La sua superficie è di 613,6 km², seconda isola Ionica per estensione dopo quella di Cefalonia (786 km²) ed è lunga in linea d'aria al massimo 61,5 km e larga massimo 28,2 km. La popolazione ammonta a circa 110.000 abitanti, dei quali circa 36.000 nella sola capitale, Corfù.
È collegata alla terraferma da traghetti e aliscafi oltre che da un aeroporto internazionale con voli diretti con le principali città italiane. 
Vengono a trovarci Claudia e Ivan con Pietro e Giulia con i quali partiamo per una settimana di esplorazione dell'isola. Siamo a Gouvia dove si trova un marina molto attrezzato e ben servito da negozi e supermercati. Facciamo cambusa, gasolio pieno d'acqua. Siamo pronti per partire.
Ancoriamo davanti alla capitale ai piedi di un imponente fortezza (39°36.92N 19°55.56E) siamo vicini allo yc naok. Per sbarcare costeggiamo il picolo canale tra la nuova fortezza e la città piena di barche e capanne di pescatori. Questo diventa il nostro dinghy dock e dopo una rampa di scala di sasso eccoci in pieno centro. Corfù fondata col nome di Corcira (gr. Kérkyra), come colonia di Corinto nel 733 a.C. viene passata da una dominazione all'altra a causa della posizione favorevole nel Mar Mediterraneo: legata a Roma prima divenne bizantina, normanna, poi passò sotto Genova, sotto gli Angioini, arrivò in seguito Venezia, che rimase dalla fine del XIV al XVIII secolo. Resti di questi passaggi si possono notare nell'architettura della città piena di chiese, piazzette e vie che si attorcigliano e accavallano una sull'altra. La città é viva piena di persone e in continua attività. La percorriamo in lungo e in largo senza stancarci mai perché ogni volta sa regalarci angoli e vie nuove da esplorare.
Facciamo rotta verso Nord e ancoriamo nella piccola e frastagliata baia di Agni (39°44.26N 19°55.84E). Due spiagge situate ai due estremi una attrezzata ed una selvaggia che sono collegate da un panoramico sentiero tra gli alberi. Facciamo mille bagni per sfuggire all'afa di queste giornate e nuotiamo fino alla spiaggia deserta. Il giorno seguente armati di ombrellone, secchiello, paletta e cestino del pic-nic passiamo un intera giornata sulla spiaggia tra bagni, passeggiate, giochi a riva e riposini. Non ci capita mai di fare un intera giornata in spiaggia e nelle ore più calde ci ritroviamo tutti ammassati sotto il minuscolo ombrellone. La sera la maggior parte delle barche se ne vanno e noi restiamo soli all'ancoraggio.
Il giorno dopo ci spostiamo a Kalami (39°44.53N 19°56.02E) nella baia accanto molto più grande e con un unica grande spiaggia attrezzata. Un piccolo villaggio affacciato al mare pieno di market e negozi di souvenir. Nel pomeriggio il vento si alza e soffia con forza accelerando per via della montagna che sovrasta la baia. Derapiamo e rifacciamo più volte l'ancoraggio perché il fondo é tanto e pieno di poseidonia. Il giorno seguente il vento é scomparso e ci ritroviamo in una surreale calma piatta con la solita afa da sconfiggere. Sbarchiamo per un bagno a riva in un acqua trasparente e pulitissima. Giretto per il villaggio, rifornimenti e gelato!Raggiungiamo a piedi la vicina baia di Kouloura in una bella passeggiata panoramica.
Le giornate stanno volando e dobbiamo riprendere la strada del ritorno quindi raggiungiamo il piccolo isolotto di  Vido (39°38.58N 19°55.19E) situato a circa 1Mn di distanza dalla capitale. Poche costruzioni e ancoraggi tranquilli per un bagno in una splendida acqua cristallina.
Il giorno seguente siamo ancorati nuovamente a Corfù che visitiamo in mattinata prima di salutare i nostri amici in partenza per l'Italia. Grazie per le belle giornate condivise.