GRECIA – ITALIA

Sabato 14 Settembre 2019 alle 6:30 salpiamo l’ancora mentre Fiscardo sta ancora dormendo, issiamo le vele e facciamo rotta verso l’Italia. La luna, un bellissimo disco dorato che illumina il mare, è ancora in cielo mentre scapoliamo la punta nord di Cefalonia. Reva ci raggiunge in pozzetto per avere un po' di compagnia, restiamo sdraiate in pozzetto in silenzio ad ammirare la scia di Dumas illuminata dal sole che sorge. Meraviglioso!
Abbiamo un vento Nord-Est ancora troppo leggero quindi procediamo aiutandoci dal motore, un onda importante da nord-ovest rende faticoso il nostro adattamento alla barca e dopo tre mesi passati a girellare tra le splendide isole della Grecia avremo sicuramente bisogno di riprendere il nostro piede marino.
Il cielo è tutto tinto di rosa quando ci raggiunge un gruppo di stenelle striate che fanno grandi salti accanto alla barca poi si dirigono a prua dove iniziano a giocare facendo spruzzi e schizzi. Sono mamme con piccoli cuccioli sempre vicini e altri di grandezza media. Restiamo ad ammirarli fino a quando non scompaiono dietro di noi, sono sempre un magico incontro.
Finalmente arriva il vento atteso, un Nord- Est 20Kn, quindi procediamo al gran lasco a 7 kn di velocità, Michele è al timone, io resto tranquilla mentre Reva,
dopo un microsonno, è già perfettamente adattata alla navigazione. Alle 11 abbiamo fame e ci mettiamo a sgranocchiare tarallucci e pane non riuscendo a buttare giù niente di liquido...siamo davvero arrugginiti.
E’ una bellissima giornata di sole, l’onda di prima si scontra con l’onda del vento creando una fastidiosa onda incrociata, io e Michele ne risentiamo un pò mentre Reva faccia al vento canta e grida di gioia ad ogni onda enorme che batte contro lo scafo...beata gioventù!
Alle 15 il vento gira leggermente, siamo al traverso mentre vediamo Cefalonia diventare un puntino sulla scia di Dumas. Alle 17 siamo di bolina con 20/25 Kn e avanziamo veloci anche se rimane la fastidiosa onda incrociata.
Durante la notte il cielo è completamente illuminato da una luna dorata, il vento si stabilizza al traverso e rinforza progressivamente a 23 Kn, poi 25 Kn e infine sui 30 Kn obbligandoci a prendere prima una mano, poi due ed infine tre mani di terzaroli. Dumas procede velocissima e stabile nonostante l’onda formata che mettono a dura prova il timone automatico. Facciamo i nostri turni tra qualche doccia fredda che spazza il pozzetto e piccoli inconvenienti. Siamo ben contenti quindi quando alle prime luci del giorno l’onda incrociata sparisce e il vento si stabilizza nuovamente a 20 Kn. Facendo il punto nave alle 6:30 scopriamo di aver percorso 160 Mn in 24h, questo anticiperà il nostro atterraggio facendoci arrivare a Siracusa prima della mezzanotte.


Anche domenica è una bella giornata di sole e siamo tutti in pozzetto in canottiera a farci scaldare le ossa da questo sole caldo. Facciamo la scuola di Reva poi giochiamo a carte e leggiamo delle storie. Stiamo tutti bene, è tornato l'appetito infatti mangiamo di gusto un piatto di cous cous alle verdure e apriamo lo speck che ci hanno regalato i nostri amici Christoph e Maria che ci riempie di felicità. Grazie di cuore!!
Il vento diminuisce progressivamente fino a lasciarci completamente, come previsto, nel pomeriggio. Alle 15 accendiamo il motore quando siamo a 52 Mn da Siracusa . Il mare diventa una tavola e questo ci permette di avvistare facilmente due tartarughe carretta carretta, una grande ed una piccola, proprio accanto allo scafo. Le tartarughe però non sono il nostro unico incontro, in questa parte di mare infatti dobbiamo essere molto vigili per il passaggio di navi e barche da pesca. Intanto Reva è bravissima gioca da sola, si mette a dipingere con gli acquarelli e ci racconta tante storie.
Alle 18:30 faccio il secondo punto nave e siamo a 32 Mn da Siracusa. Ceniamo in pozzetto mentre il sole tramonta e dopo qualche partita a carte Reva va a dormire.  Io e Michele restiamo in pozzetto, controlliamo il movimento dei pescatori e la presenza di eventuali boe da pesca ma tutto procede tranquillamente. Cala il buio   e vediamo il profilo nero della costa in periferia e la zona luminosa della città farsi sempre più vicine. Un forte odore di “terra” riempie le mie narici...era da tanto che non lo sentivo e mi colpisce con inaspettata violenza la gioia mista a nostalgia di questo momento che non vivevo da tempo. Realizzo per la prima volta quanto mi fosse mancato. Purtroppo come sempre l’odore di terra in avvicinamento di una città è forte ed acre, mai fresco e profumato di verde come in avvicinamento di selvagge isole polinesiane... Pazienza.
A 3Mn dal porto di Siracusa chiamiamo sul VHF canale 16 la Guardia Costiera per chiedere l’autorizzazione per entrare ed ancorare nella rada di Siracusa (pare ci siano multe salate se non si effettua la richiesta). Otteniamo l’autorizzazione e un punto preciso dove ancorare. Entriamo nella baia di Siracusa, sulla destra ci accoglie l’imponente castello di Maniace che illuminato dalla luna dorata rende suggestivo ed indimenticabile questo nuovo atterraggio di Dumas. Alle 23:06 dopo aver percorso 263 Mn buttiamo l’ancora nel punto stabilito e prima di andare a dormire restiamo un momento in pozzetto in silenzio a contemplare la città piena di luci e suoni. Siamo in Italia!