Martedì 09/02/2010
Raggiungiamo con il bus il quartiere di Cajazera 5, a 30 km dal centro, dove si trova la Casa do Sol.
Ad accoglierci con un caloroso "Bem vindo" troviamo Pina Rabbiosi la responsabile del centro.
Il 26 ottobre 1997 viene inaugurato il centro parrocchiale Casa do Sol grazie alla volontà e al lavoro di Padre Luis Lintner (di Aldino).
Nasce prima di tutto come un asilo (creche) per bambini di famiglie in forte difficoltà economica. Seguono poi numerosi progetti rivolti ai giovani come i corsi di Capoeira, teatro, musica, danza e i corsi di preparazione per gli esami universitari; per gli adulti i corsi di alfabetizzazione e di educazione nutrizionale.
"In Casa do Sol ogni sforzo è per contribuire alla costruzione di persone nuove, che riescano ad integrare in se stesse tutto il buono e il bello che Dio ha collocato nel loro cuore" ci spiega Pina
La vita di Padre Luis continua ad essere un esempio che guida il centro: "Il prossimo è il luogo di Dio...nei riguardi del nostro prossimo noi dobbiamo occuparci innanzitutto di coloro che, in qualsiasi modo, sono diventati poveri"
"un mondo più giusto e vivibile per tutti"
"dobbiamo diventare parteiras (ostetriche) della speranza"
Oggi sono novanta i bambini che sono seguiti nella scuola materna e duecentocinquanta i ragazzi che passano qui parte della loro giornata, studiando e imparando attraverso il linguaggio artistico a pensare, osservare e convivere come fratelli.
I bambini e i ragazzi sono a casa per il carnevale e Pina ci mostra la struttura del centro: le aule, la biblioteca,la stanza del silenzio (dove è possibile accedre liberamente per ritrovare il silenzio fuori e dentro di sè) la cucina e la segreteria.
Incontiamo le persone che operano alla Casa do Sol: le cuoche, la bibliotecaria, la dispensiera, la segretarie e le educatrici della scuola materna.
Michele si trasforma in maestro e racconta alle educatrici della scuola materna il nostro viaggio indicando sul planisfero la strada percorsa e la nostra futura rotta. Lo ascoltano con attenzione (Pina traduce tutto in portoghese).
Incuriosite ci fanno molte domande sulla nostra avventura, dai motivi della scelta fatta ad aspetti più tecnici e pratici della vita in barca. Aprono gli occhi incredule alle nostre risposte. È un piacere vedere le loro espressioni.
Ci fanno i complimenti e gli auguri per il nostro viaggio e danno un 10 alla lezione del maestro Michele!
Pina ci invita a casa sua e ci sfama come naufraghi con un delizioso succo di acerola, panettone (evviva!) e un dolce alla carambola.
Conosciamo Filo e Bira (un ragazzo cresciuto in casa do sol oggi laureato in teatro).
Ci racconta di Louis, del suo pensiero e del suo lavoro in Brasile. Prima di andare ci presta il libro che è stato scritto su di lui "due mondi una vita" edito dalla EMI scritto da Lintner, Fink e Comina.
Pina e Bira ci riportano al porto e ne approfittano per visitare la nostra "casa". Ci promettono di venire a fare un giro con noi alla prima occasione.
Questa giornata ci lascia nel cuore un grande calore e la certezza di aver trovato degli ottimi amici!
www.vagabondsail.com
Raggiungiamo con il bus il quartiere di Cajazera 5, a 30 km dal centro, dove si trova la Casa do Sol.
Ad accoglierci con un caloroso "Bem vindo" troviamo Pina Rabbiosi la responsabile del centro.
Il 26 ottobre 1997 viene inaugurato il centro parrocchiale Casa do Sol grazie alla volontà e al lavoro di Padre Luis Lintner (di Aldino).
Nasce prima di tutto come un asilo (creche) per bambini di famiglie in forte difficoltà economica. Seguono poi numerosi progetti rivolti ai giovani come i corsi di Capoeira, teatro, musica, danza e i corsi di preparazione per gli esami universitari; per gli adulti i corsi di alfabetizzazione e di educazione nutrizionale.
"In Casa do Sol ogni sforzo è per contribuire alla costruzione di persone nuove, che riescano ad integrare in se stesse tutto il buono e il bello che Dio ha collocato nel loro cuore" ci spiega Pina
La vita di Padre Luis continua ad essere un esempio che guida il centro: "Il prossimo è il luogo di Dio...nei riguardi del nostro prossimo noi dobbiamo occuparci innanzitutto di coloro che, in qualsiasi modo, sono diventati poveri"
"un mondo più giusto e vivibile per tutti"
"dobbiamo diventare parteiras (ostetriche) della speranza"
Oggi sono novanta i bambini che sono seguiti nella scuola materna e duecentocinquanta i ragazzi che passano qui parte della loro giornata, studiando e imparando attraverso il linguaggio artistico a pensare, osservare e convivere come fratelli.
I bambini e i ragazzi sono a casa per il carnevale e Pina ci mostra la struttura del centro: le aule, la biblioteca,la stanza del silenzio (dove è possibile accedre liberamente per ritrovare il silenzio fuori e dentro di sè) la cucina e la segreteria.
Incontiamo le persone che operano alla Casa do Sol: le cuoche, la bibliotecaria, la dispensiera, la segretarie e le educatrici della scuola materna.
Michele si trasforma in maestro e racconta alle educatrici della scuola materna il nostro viaggio indicando sul planisfero la strada percorsa e la nostra futura rotta. Lo ascoltano con attenzione (Pina traduce tutto in portoghese).
Incuriosite ci fanno molte domande sulla nostra avventura, dai motivi della scelta fatta ad aspetti più tecnici e pratici della vita in barca. Aprono gli occhi incredule alle nostre risposte. È un piacere vedere le loro espressioni.
Ci fanno i complimenti e gli auguri per il nostro viaggio e danno un 10 alla lezione del maestro Michele!
Pina ci invita a casa sua e ci sfama come naufraghi con un delizioso succo di acerola, panettone (evviva!) e un dolce alla carambola.
Conosciamo Filo e Bira (un ragazzo cresciuto in casa do sol oggi laureato in teatro).
Ci racconta di Louis, del suo pensiero e del suo lavoro in Brasile. Prima di andare ci presta il libro che è stato scritto su di lui "due mondi una vita" edito dalla EMI scritto da Lintner, Fink e Comina.
Pina e Bira ci riportano al porto e ne approfittano per visitare la nostra "casa". Ci promettono di venire a fare un giro con noi alla prima occasione.
Questa giornata ci lascia nel cuore un grande calore e la certezza di aver trovato degli ottimi amici!
www.vagabondsail.com