Giovedì 16 febbraio 2012 alle 5 partiamo da Ua Huka per percorrere le 30mn che ci separano da Nuku Hiva. È una bella giornata di sole e veleggiamo velocemente fino a raggiungere l’ancoraggio a Taiohae (9°54;140° 06W) nel primo pomeriggio. Qui ritroviamo Pierre, Eric, Thierry e Coco che vengono a darci il benvenuto. Organizziamo un aperitivo su Coelacanthe per raccontarci quello che abbiamo fatto in queste settimane. Passiamo una serata in allegra compagnia.
Venerdì 17 febbraio di buon ora siamo a terra sulla strada principale di Taiohae per fare l’autostop. Una macchina ci carica subito e ci accompagna fino al cuore dell’isola sul Plateau de Toovii, dopo un ora di strada siamo all’inizio del sentiero a 1000m. Si tratta di un grande altopiano ricoperto da una distesa di pini alti e verdi che creano un paesaggio sorprendente, piuttosto Svizzero a dire il vero. Il sentiero é ricoperto da aghi di pino che lo rendono completamente rosso e soffice. Respiriamo a pieni polmoni il profumo delle piante che ci fanno tornare alla mente le nostre montagne. Siamo soli ad eccezione di mucche, tori, capre e cavalli che incontriamo a più riprese lungo il cammino. Raggiungiamo il Monte Ootua a 1074m e percorriamo Le Grande Z un sentiero a serpente sulla cresta che conduce ad un punto panoramico spettacolare sulla « valle nascosta » una terra deserta priva di vegetazione che si estende per tutta la costa Ovest dell’isola. Arrivati sul monte ci fermiamo per mangiare qualcosa poi ci rimettiamo subito in cammino perché abbiamo tanta strada da fare per tornare sulla via principale alla ricerca di un passaggio.
Decidiamo di proseguire per il sentiero e raggiungere la strada più a ovest in modo da poter vedere una zona differente dell’isola. Il sentiero é sulla cresta completamente esposto al sole del primo pomeriggio e questo rende tutto più faticoso. Michele e Eric camminano a tutta velocità e io mi ritrovo presto da sola sulla loro scia. Sul bordo della strada scorgo un cespuglio muoversi, lo supero velocemente e con la coda dell’occhio vedo che ne esce un marchisiano con un fucile. Non mi volto neppure anche se lui mi chiama e fischia. Dopo aver realizzato di essere da sola in una valle sperduta con un marchisiano armato mi metto a camminare a tutta birra con il cuore che batte all’impazzata. Inizio a pensare a dove possono essere quei due e se potrebbero sentire le mie grida in caso di pericolo. Dopo due tornanti vedo Michele ed Eric all’ombra di una pianta che preparano pane e pate. La paura lascia il posto alla rabbia e mi abbandono ad una serie di insulti, fortunatamente solo in italiano, che fanno ben capire che questa deve essere la prima e l’ultima volta che accade una cosa del genere! Mentre sto raccontando dell’accaduto ecco arrivare il marchisiano armato…con i suoi 3 bambini !!...che evidentemente non erano ancora usciti dal cespuglio. Ci facciamo una risata per il grosso malinteso e facciamo un pezzo di strada in loro compagnia. Raggiunta la strada asfaltata veniamo subito caricati da un furgoncino che ci porta a tutta velocità a Taiohae dove ci regaliamo un delizioso gelato al cioccolato. Davvero una magnifica giornata !
Domenica 19 febbraio siamo tutti a bordo di Blue Peter per festeggiare il compleanno di Chris. Da bravo svizzero ha organizzato per l’occasione una tipica fonduta che fa sempre effetto gustata ai tropici! Ingrdiente principale di ogni party sul Blue Peter é il rum e iniziano una serie infinita di caipirinha e brindisi. Come regalo gli abbiamo preparato un montaggio delle più belle foto fatte insieme in questo lungo periodo di navigazione condivisa. Ne é entusiasta! La serata passa in allegria, tra risate e tanta voglia di festeggiare. Senza sapere esattamente come sia successo ci risvegliamo la mattina dopo su Coelacanthe…colpa dei pericolosissimi party su Blue Peter. Auguri Pirata !
Passiamo due settimane fermi all’ancoraggio di Taiohae senza fare nulla di eccezionale. Troviamo una connessione aperta e ne approfittiamo per fare ricerche su internet tra gli annunci di lavoro a Tahiti. Siamo curiosi di vedere come gira il fumo. Prepariamo i nostri CV in francese e senza rendercene conto ci lasciamo sopraffare da una apatia generale con momenti di pura e totale depressione. Anche se non ci piace troppo ammetterlo siamo preoccupati per quello che ci aspetterà una volta che saremo a Tahiti. Ci chiediamo se saremo all’altezza e sappiamo bene che la possibilità di prolungare il nostro viaggio dipenderà da quel momento. Ci sembra comunque un ottima idea tentare in Polinesia prima di cercare altrove. Fortunatamente gli amici ci danno coraggio e ci distraggono come meglio riescono. Chris organizza due sere di caccia all'aragosta che si rivelano un vero floop. Gli uomini restano a mollo per ore ed ore con le torce a cercare prede mentre io, Kelly ed Eric siamo sul dinghy per fare assistenza e tante chiacchiere. Una sera assistiamo sul molo al concerto dei Takanini un gruppo di musicisti locali che cantano in marchisiano e stanno facendo conoscersi in tutta la polinesia. Le canzoni sono moderne anche se restano le sonorità degli strumenti tradizionali. Ne siamo entusiasti e prendiamo il loro cd. La partenza di una barca diventa un ottima scusa per un aperitivo sul molo che ci permette di conoscere altri equipaggi. La serata diventa piuttosto alcolica decidiamo quindi di andare tutti su Blue Peter per una spaghettata in allegria. Con il passare delle giornate torniamo ben presto in noi fiduciosi ed ottimisti per il futuro.
Mercoledì 7 marzo Con Chris e Kelly partiamo da Taiohae in autostop per raggiungere Pierre ed Eric che si trovano a Taipivai. È mattina presto quindi non facciamo fatica a trovare un passaggio in macchina . Oggi a Taipivai ci sarà un esibizione di danze e canti tradizionali da parte dei bambini della scuole primarie. Una sfide fra le scuole dei diversi villaggi per la selezione dei rappresentanti di Nuku Hiva che dovranno poi passare una successiva selezione per diventare rappresentanti delle Marchesi. Noi siamo felicissimi di poter assistere a questo avvenimento e ci presentiamo nel nuovo marae allestito in occasione del festival delle Marchesi. I bambini sono bellissimi con i loro costumi tradizionali e si esibiscono con entusiasmo e passione. Quando lo spettacolo finisce andiamo tutti a pranzo da Annette che ci prepara un piatto a base di gamberetti. Anche se con un pò di fatica riusciremo a trovare diversi passaggi che a più riprese ci permettono di raggiungere Taiohae.
Lunedì 11 marzo é una bella giornata e ritorniamo sul plateau di Toovii per mostrare a Chris e Kelly questo luogo sorprendente. Non appena arriviamo all'imboccatura del sentiero a 1000m sentiamo la differenza di temperatura e il profumo dell'aria che proviene dal bosco. Ci inoltriamo lungo il sentiero e abbiamo subito un incontro ravvicinato con un gruppo di mucche e tori che ci lasciano velocemente il passo. Facciamo lo stesso percorso fatto co Eric fino alla cima del Monte Ootua dove abbiamo giusto il tempo di scattare qualche foto prima che le nuvole ci avvolgano completamente. Facciamo un veloce pic-nic e riprendiamo la via del ritorno.
Scendiamo nuovamente nel bosco ma seguiamo una seconda strada che, a detta della sommaria carta che abbiamo trovato all'ufficio informazioni di Taiohae, dovrebbe permetterci di ritornare al punto di partenza. Lungo questo sentiero facciamo un magico incontro con un branco di cavalli in libertà. Non ci permettono di avvicinarci troppo ma quanto basta per poterli ammirare. Camminiamo tutta la giornata senza smettre di chiaccherare ridere o scherzare. Tutto questo movimento ci fa solo bene dopo i tanti giorni di inattività di queste ultime settimane. Quando arriviamo sullo stradone troviamo subito un 4x4 che ri riporta a Taiohae dove rientriamo in barca ben contenti di poterci togliere gli scarponcini e di buttarci in mare. Tra qualche giorno lasceremo Nuku Hiva, un isola che ha saputo regalarci giornate indimenticabili!
Venerdì 17 febbraio di buon ora siamo a terra sulla strada principale di Taiohae per fare l’autostop. Una macchina ci carica subito e ci accompagna fino al cuore dell’isola sul Plateau de Toovii, dopo un ora di strada siamo all’inizio del sentiero a 1000m. Si tratta di un grande altopiano ricoperto da una distesa di pini alti e verdi che creano un paesaggio sorprendente, piuttosto Svizzero a dire il vero. Il sentiero é ricoperto da aghi di pino che lo rendono completamente rosso e soffice. Respiriamo a pieni polmoni il profumo delle piante che ci fanno tornare alla mente le nostre montagne. Siamo soli ad eccezione di mucche, tori, capre e cavalli che incontriamo a più riprese lungo il cammino. Raggiungiamo il Monte Ootua a 1074m e percorriamo Le Grande Z un sentiero a serpente sulla cresta che conduce ad un punto panoramico spettacolare sulla « valle nascosta » una terra deserta priva di vegetazione che si estende per tutta la costa Ovest dell’isola. Arrivati sul monte ci fermiamo per mangiare qualcosa poi ci rimettiamo subito in cammino perché abbiamo tanta strada da fare per tornare sulla via principale alla ricerca di un passaggio.
Decidiamo di proseguire per il sentiero e raggiungere la strada più a ovest in modo da poter vedere una zona differente dell’isola. Il sentiero é sulla cresta completamente esposto al sole del primo pomeriggio e questo rende tutto più faticoso. Michele e Eric camminano a tutta velocità e io mi ritrovo presto da sola sulla loro scia. Sul bordo della strada scorgo un cespuglio muoversi, lo supero velocemente e con la coda dell’occhio vedo che ne esce un marchisiano con un fucile. Non mi volto neppure anche se lui mi chiama e fischia. Dopo aver realizzato di essere da sola in una valle sperduta con un marchisiano armato mi metto a camminare a tutta birra con il cuore che batte all’impazzata. Inizio a pensare a dove possono essere quei due e se potrebbero sentire le mie grida in caso di pericolo. Dopo due tornanti vedo Michele ed Eric all’ombra di una pianta che preparano pane e pate. La paura lascia il posto alla rabbia e mi abbandono ad una serie di insulti, fortunatamente solo in italiano, che fanno ben capire che questa deve essere la prima e l’ultima volta che accade una cosa del genere! Mentre sto raccontando dell’accaduto ecco arrivare il marchisiano armato…con i suoi 3 bambini !!...che evidentemente non erano ancora usciti dal cespuglio. Ci facciamo una risata per il grosso malinteso e facciamo un pezzo di strada in loro compagnia. Raggiunta la strada asfaltata veniamo subito caricati da un furgoncino che ci porta a tutta velocità a Taiohae dove ci regaliamo un delizioso gelato al cioccolato. Davvero una magnifica giornata !
Domenica 19 febbraio siamo tutti a bordo di Blue Peter per festeggiare il compleanno di Chris. Da bravo svizzero ha organizzato per l’occasione una tipica fonduta che fa sempre effetto gustata ai tropici! Ingrdiente principale di ogni party sul Blue Peter é il rum e iniziano una serie infinita di caipirinha e brindisi. Come regalo gli abbiamo preparato un montaggio delle più belle foto fatte insieme in questo lungo periodo di navigazione condivisa. Ne é entusiasta! La serata passa in allegria, tra risate e tanta voglia di festeggiare. Senza sapere esattamente come sia successo ci risvegliamo la mattina dopo su Coelacanthe…colpa dei pericolosissimi party su Blue Peter. Auguri Pirata !
Passiamo due settimane fermi all’ancoraggio di Taiohae senza fare nulla di eccezionale. Troviamo una connessione aperta e ne approfittiamo per fare ricerche su internet tra gli annunci di lavoro a Tahiti. Siamo curiosi di vedere come gira il fumo. Prepariamo i nostri CV in francese e senza rendercene conto ci lasciamo sopraffare da una apatia generale con momenti di pura e totale depressione. Anche se non ci piace troppo ammetterlo siamo preoccupati per quello che ci aspetterà una volta che saremo a Tahiti. Ci chiediamo se saremo all’altezza e sappiamo bene che la possibilità di prolungare il nostro viaggio dipenderà da quel momento. Ci sembra comunque un ottima idea tentare in Polinesia prima di cercare altrove. Fortunatamente gli amici ci danno coraggio e ci distraggono come meglio riescono. Chris organizza due sere di caccia all'aragosta che si rivelano un vero floop. Gli uomini restano a mollo per ore ed ore con le torce a cercare prede mentre io, Kelly ed Eric siamo sul dinghy per fare assistenza e tante chiacchiere. Una sera assistiamo sul molo al concerto dei Takanini un gruppo di musicisti locali che cantano in marchisiano e stanno facendo conoscersi in tutta la polinesia. Le canzoni sono moderne anche se restano le sonorità degli strumenti tradizionali. Ne siamo entusiasti e prendiamo il loro cd. La partenza di una barca diventa un ottima scusa per un aperitivo sul molo che ci permette di conoscere altri equipaggi. La serata diventa piuttosto alcolica decidiamo quindi di andare tutti su Blue Peter per una spaghettata in allegria. Con il passare delle giornate torniamo ben presto in noi fiduciosi ed ottimisti per il futuro.
Mercoledì 7 marzo Con Chris e Kelly partiamo da Taiohae in autostop per raggiungere Pierre ed Eric che si trovano a Taipivai. È mattina presto quindi non facciamo fatica a trovare un passaggio in macchina . Oggi a Taipivai ci sarà un esibizione di danze e canti tradizionali da parte dei bambini della scuole primarie. Una sfide fra le scuole dei diversi villaggi per la selezione dei rappresentanti di Nuku Hiva che dovranno poi passare una successiva selezione per diventare rappresentanti delle Marchesi. Noi siamo felicissimi di poter assistere a questo avvenimento e ci presentiamo nel nuovo marae allestito in occasione del festival delle Marchesi. I bambini sono bellissimi con i loro costumi tradizionali e si esibiscono con entusiasmo e passione. Quando lo spettacolo finisce andiamo tutti a pranzo da Annette che ci prepara un piatto a base di gamberetti. Anche se con un pò di fatica riusciremo a trovare diversi passaggi che a più riprese ci permettono di raggiungere Taiohae.
Lunedì 11 marzo é una bella giornata e ritorniamo sul plateau di Toovii per mostrare a Chris e Kelly questo luogo sorprendente. Non appena arriviamo all'imboccatura del sentiero a 1000m sentiamo la differenza di temperatura e il profumo dell'aria che proviene dal bosco. Ci inoltriamo lungo il sentiero e abbiamo subito un incontro ravvicinato con un gruppo di mucche e tori che ci lasciano velocemente il passo. Facciamo lo stesso percorso fatto co Eric fino alla cima del Monte Ootua dove abbiamo giusto il tempo di scattare qualche foto prima che le nuvole ci avvolgano completamente. Facciamo un veloce pic-nic e riprendiamo la via del ritorno.
Scendiamo nuovamente nel bosco ma seguiamo una seconda strada che, a detta della sommaria carta che abbiamo trovato all'ufficio informazioni di Taiohae, dovrebbe permetterci di ritornare al punto di partenza. Lungo questo sentiero facciamo un magico incontro con un branco di cavalli in libertà. Non ci permettono di avvicinarci troppo ma quanto basta per poterli ammirare. Camminiamo tutta la giornata senza smettre di chiaccherare ridere o scherzare. Tutto questo movimento ci fa solo bene dopo i tanti giorni di inattività di queste ultime settimane. Quando arriviamo sullo stradone troviamo subito un 4x4 che ri riporta a Taiohae dove rientriamo in barca ben contenti di poterci togliere gli scarponcini e di buttarci in mare. Tra qualche giorno lasceremo Nuku Hiva, un isola che ha saputo regalarci giornate indimenticabili!